Ultimo atto per l’Arezzo Smart Festival con lo spettacolo “Un autunno d’agosto. Una storia d’amore mentre la guerra torna a fare paura” tratto dall’omonimo libro di Agnese Pini con Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda e con la musica dal vivo di Santiago Fernandez. L’appuntamento è per mercoledì 9 agosto presso l’Arena Eden di Arezzo con inizio alle ore 21:15. A cura di Officine della Cultura.
Un autunno d’agosto e l’eccidio di San Terenzo Monti in scena per la chiusura del festival Smart
Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda protagonisti della messinscena teatrale tratta dall’omonimo libro di Agnese Pini
Chiusura di sipario per l’Arezzo Smart Festival, mercoledì 9 agosto con inizio alle ore 21:15 presso l’Arena Eden, con l’atteso allestimento in città dello spettacolo teatrale “Un autunno d’agosto. Una storia d’amore mentre la guerra torna a fare paura” tratto dall’omonimo libro di Agnese Pini (Chiarelettere). La produzione, a firma Bottega Instabile in collaborazione con Officine della Cultura, vede in scena Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda con la musica dal vivo di Santiago Fernandez.
Estate 1944: lungo la Linea gotica si consumano una serie di eccidi per mano dei nazifascisti. Un autunno d’agosto racconta di San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, dove vengono uccise senza pietà 159 persone, in prevalenza donne e bambini. Sono i cosiddetti ultimi, ai quali dare voce e giustizia attraverso il racconto diventa atto d’amore che restituisce dignità e senso ad un orrore, come quello dei crimini di guerra, che mai può essere compreso e accettato. Ma forse proprio da qui, dal dare forma all’orrore attraverso le parole, può nascere la speranza.
Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda ci portano dentro la storia bella e coinvolgente che già Agnese Pini nella sua opera prima tratteggia con grande maestria, le danno corpo, voce e… musica, grazie alle atmosfere create dal vivo da Santiago Fernandez. Primo studio di quello che è il primo adattamento teatrale del testo uscito pochi mesi fa in tutte le librerie riscuotendo già grandi apprezzamenti di critica.
“Una storia così” dice l’autrice “lascia un segno indelebile nelle famiglie che l’hanno subita, e appartiene a tutti i sopravvissuti e ai figli dei sopravvissuti. È una storia di umanità e di amore perché, soprattutto nei momenti in cui vita e morte sono così vicine, l’umanità e l’amore escono più forti che mai. L’ho sentita raccontare fin da quando ero piccola: la raccontavano mia nonna, mia madre, mia zia, ma per molto tempo ho pensato che fosse un capitolo ormai chiuso della storia d’Italia e della mia storia personale. Grazie anche al lavoro che faccio, ho capito invece che quel capitolo era tutt’altro che chiuso, che lì si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che possiamo ancora essere. L’ho capito con la guerra in Ucraina, vedendo come certi orrori si perpetuino sempre identici al di là delle latitudini e degli anni. E l’ho capito perché nel nostro paese c’è un periodo, il ventennio fascista, che ancora non riusciamo a guardare con una memoria davvero condivisa. La storia raccontata in questo libro può diventare allora un’occasione per tornare a ciò che siamo stati con una consapevolezza nuova. Del resto la resistenza civile di un paese si può tenere viva solo restituendo verità e dignità al destino degli ultimi. Questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio”.
Ingresso € 8,00. Info e prevendite ad Arezzo: Officine della Cultura, via Trasimeno 16, tel. 0575 27961 – 338 8431111 – biglietteria@officinedellacultura.org – Cinema Eden, via Guadagnoli 2, in orario di apertura. Prevendita on line presso www.ticketone.it. Ulteriori informazioni: www.arezzosmartfestival.com – www.officinedellacultura.org.