La scrittrice Antonella Montagna: “Ursula Andress è stata come una sorella per me”.
Uno zio controverso come Ugo Montagna che lei ricorda con amore, una passione per la scrittura che l’ha portata a pubblicare un romanzo e a scrivere una piéce teatrale, un attivismo tenace per la comunità lgbtqplus che lei adora e un’amicizia importante e indimenticata per una grande e iconica attrice del passato, Ursula Andress. Un’amicizia stretta che è durata parecchi anni e che è nata perché entrambe abitavano nello stesso palazzo a Roma e condividevano gli stessi interessi: l’amore per la cultura e l’arte. Fu Ursula Andress a spronare Antonella a scrivere il suo libro perché lo immaginava come un ottimo soggetto per un film.
” Ursula Andress è stata come una sorella per me. Ci siamo supportate a vicenda in situazioni spesso delicate e drammatiche. Ursula era una donna non solo di una bellezza sconvolgente ma anche intelligentissima. Una delle persone migliori che io abbia mai incontrato. Poche sono le persone del mio passato che rimpiango e lei è una di queste.”, dice Antonella visibilmente commossa. “Purtroppo a causa di un episodio spiacevole indipendente da me e da lei l’amicizia si è interrotta a ed io ne porto ancora i segni. Vorrei tanto riabbracciarla e chiederle scusa.”, conclude Antonella Montagna con una punta di amarezza.
Il presente di Antonella, 76 anni, è il cinema. Quel cinema che ha ha reso grande la sua migliore amica Ursula Andress e che lei adesso sta vivendo da dietro le quinte come sceneggiatrice. Anche in questo caso c’entra una bella amicizia, quella con il regista e sceneggiatore Giuseppe Sciarra, noto per lavori come Fuori le Mura codiretto con Andrea Natale, Venere è un ragazzo, L’ultima transizione tra memoria e futuro ma soprattutto Ikos, un documentario in cui Sciarra denuncia il bullismo omofobico che ha subito da bambino. I due si sono incontrati attraverso la proiezione di questo documentario e hanno trovato molti punti in comune.
“Con Giuseppe è stato amore a prima vista. Ci siamo trovati parecchio d’accordo su tante questioni come i diritti civili o l’importanza di denunciare casi di bullismo: una violenza che spesso viene sottovalutata. Abbiamo deciso di scrivere assieme una sceneggiatura perché riusciamo a essere in sintonia sulla scrittura e questo non è scontato. Siamo certi che faremo un film e che sentirete parlare di noi”, dice Antonella con un entusiasmo coinvolgente e giovanile.