Lavoro. Fiovo Bitti, UGL: “Allargare platea lavori usuranti”
“L’allargamento della platea dei lavori usuranti, gravosi e faticosi, è necessaria, anche in un’ottica di riduzione del fenomeno degli infortuni sul lavoro che impatta fortemente in ragione dell’età, della mansione svolta e del settore produttivo, con l’obiettivo di guardare ai lavoratori e alle lavoratrici, sia dipendenti che autonomi o parasubordinati. Sono molte le attività nelle quali datori di lavoro e dipendenti operano a stretto contatto, soprattutto in agricoltura e nell’ artigianato, come ad esempio tutti quei lavori legati alla cura e al benessere delle persone. Contemporaneamente, però, occorre rivedere le regole di accesso, ad iniziare da quella che lega l’uscita allo svolgimento della attività nei sei degli ultimi sette anni o a sette anni negli ultimi dieci, ed assicurare un assegno pensionistico maggiorato, viste le condizioni psico fisiche della persona. Relativamente alla componente femminile, ci sono i margini per ritornare alla precedente versione di Opzione donna e per introdurre meccanismi di valorizzazione della maternità, dei periodi di cura e di riqualificazione professionale”. Lo ha dichiarato Fiovo Bitti, Dirigente confederale UGL, a margine del tavolo tecnico tenutosi al ministero del Lavoro con l’Osservatorio sulla spesa previdenziale, dedicato alle mansioni lavorative gravose e alla tutela previdenziale per le donne.