Un anno fa, il dramma di Tonino Fanesi, morto a 49 anni, vittima del lavoro. Questa mattina la Fim Cisl lo ha ricordato e scoperto una targa in sua memoria. All’iniziativa, patrocinata dal Comune di Giulianova, ha partecipato il Vice Sindaco Lidia Albani.
Una cerimonia per ricordare Tonino Fanesi, ma anche per riflettere sulla causa delle morti bianche, per fare il punto di una situazione ancora drammatica e guardare al futuro. Questa mattina, alle 10, in corrispondenza del Lido Malibù, una targa commemorativa è stata scoperta in occasione del primo anniversario della morte di Tonino Fanesi, operaio di 49 anni rimasto vittima di un incidente sul lavoro, il 13 settembre 2022. L’iniziativa è stata promossa dalla Fim Cisl, con il patrocinio del Comune di Giulianova ed il contributo di Europa Acciai.
Alla cerimonia hanno partecipato Marco Boccanera, segretario della Fim Cisl, Fabio Benintendi, responsabile provinciale della sigla, il Vice Sindaco del Comune di Giulianova Lidia Albani, l’assessore regionale Pietro Quaresimale, il consigliere regionale Dino Pepe, numerosi iscritti al sindacato, amici di Tonino. Affidate ad una lettera, le parole della moglie Gabriella. Ha impartito la benedizione il parroco della Natività di Maria Vergine don Luca Torresi.
Al lido Malibù Tonino Fanesi trascorreva tante parte del suo tempo libero. Appoggiato alla balaustra, amava guardar giocare suo figlio sulla piattaforma da basket. Sulla stessa sabbia, da questa mattina, una targa lo ricorda, parla di lui, ” lavoratore instancabile e padre esemplare”. In tutti gli interventi ascoltati, la necessità di agire presto e in maniera efficace, l’urgenza di creare una rete, tra enti, istituzioni, aziende pubbliche e private, per far sì che la prevenzione non sia un concetto, un’intenzione, ma un’arma che davvero limiti la frequenza e la gravità degli incidenti sul lavoro.
A poco più di un’ora dalla cerimonia, le morti per l’esplosione nell’azienda di Casalbordino, a testimonianza del fatto che le parole espresse a Giulianova debbano davvero essere seguite da fatti concreti, dalla messa in pratica di misure certe, valide. Un impegno di tutti, per non vanificare il sacrificio di Tonino e di tutti coloro che hanno pagato con la vita il diritto, intangibile, al lavoro, alla realizzazione di sé, al sostegno delle proprie famiglie.