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Napoli, 15 settembre: inaugurazione del parco agricolo-didattico

“Chiedete scusa!”. Da risolvere ancora i problemi di manutenzione e di gestione

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            L’opera più longeva di Napoli, se si esclude la linea 1 della metropolitana che sta per raggiungere il record del mezzo secolo, vale a dire il parco agricolo-didattico in viale Raffaello, nel quartiere partenopeo del Vomero, finalmente, dopo circa 30 anni, dal momento che le prime iniziative al riguardo risalgono ai primi anni ’90, verrà inaugurata in pompa magna il 15 settembre prossimo.

 

            ” Un’inaugurazione fortemente contestata da chi come me segue da lustri questa assurda vicenda che è iniziata amministrativamente ai tempi nei quali sindaco di Napoli era la Iervolino, poi proseguita con De Magistris mentre oggi sembra concludersi con Manfredi. Più che tagliare nastri, a mio avviso bisognerebbe chiedere scusa ai napoletani che aspettavano questa inaugurazione già nel 2011, laddove invece si è protratta di ulteriori 12 anni. Ovviamente non parteciperò, in segno di protesta, alla manifestazione inaugurale “. E’ quanto dichiara Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da lustri in prima linea per le battaglie tese a consentire ai cittadini ma principalmente ai ragazzi delle scuole la possibilità di poter usufruire di questo parco agricolo-didattico, che doveva essere il primo nella città di Napoli, al quale dovevano poi seguire altri da realizzare in latri quartieri partenopei.

 

” Dopo il flop del 31 ottobre dell’anno scorso – ricorda Capodanno -, data entro la quale l’amministrazione comunale partenopea si era impegnata ad aprire il parco, c’era sta una nuova indicazione ma non una data precisa, come avviene di prassi quando si appaltano lavori pubblici: si parlava di un rinvio dell’apertura entro febbraio 2023. Ma i residenti, che più volte avevano manifestato delusione e rabbia per i continui rinvii per il completamento di un parco molta atteso, non vedendo operai nel cantiere e riscontrando, anche con rilievi fotografici, che i lavori erano fermi, con l’approssimarsi della nuova scadenza chiesero informazioni e così vennero a conoscenza di un nuovo rinvio a fine giugno. Poi, l’ultimo annuncio che ha fatto slittare, ancora una volta, con la scusa di collegarlo all’inizio del nuovo anno scolastico, l’appuntamento per l’inaugurazione al 15  settembre prossimo. Così di rinvio in rinvio i lavori, per questa novella tela di Penelope, sembrano aver trovato finalmente la loro conclusione “.

 

            “ Nel marzo del 2011, dopo varie traversie – puntualizza Capodanno -, il progetto del parco agricolo-didattico fu finalmente presentato in pompa magna alla stampa, nel mentre erano da poco iniziati i lavori che sarebbero dovuti durare sei mesi. Invece da allora sono trascorsi oltre dodici anni e  i napoletani sono ancora  in attesa che veda la luce questo parco da realizzare su di un’area acquisita dal Comune di Napoli, di circa 14mila metri quadrati, area che fino agli anni ’80 era stata occupata da una campana gassometrica e dalle relative attrezzature per il suo funzionamento “.

 

            “ Il parco in questione – continua Capodanno – fu progettato in una zona vincolata, che precedentemente apparteneva a un privato, e su una parte della quale si voleva realizzare un parcheggio interrato. Dopo una serie di battaglie giudiziarie, il Comune di Napoli elaborò una variante per un progetto di riqualificazione, variante approvata con deliberazione consiliare n. 44/2001 e con deliberazione di Giunta comunale n. 2365/2002. Da allora sono dunque trascorsi oltre vent’anni e, nel frattempo, per molti il parco agricolo-didattico in questione è diventato solo una chimera  “.

 

            ”  Da sottolineare – conclude Capodanno – che, con l’inaugurazione del parco, occorrerà anche attivare tutte le procedure per la sua gestione ma anche per la manutenzione ordinaria e straordinaria, per evitare che faccia la fine di altri parchi comunali, come il parco Mascagna, chiuso in questi giorni a tempo indeterminato, per problemi di sicurezza. Un’attività complessa, anche quella della gestione, come testimoniano le vicende di un’altra struttura comunale, presente nell’ambito della municipalità collinare, sovente alla ribalta delle cronache cittadine: la casa della socialità, per la quale, dopo oltre quattro anni dal termine dei lavori, si attende ancora che ne venga definito l’affidamento, con la conseguenza che continua a rimanere chiusa e in stato d’abbandono, circondata da erbacce e rifiuti di ogni genere “.

 

            Sulla questioni sollevate Capodanno richiama ancora una volta l’attenzione dell’amministrazione comunale partenopea, segnatamente del sindaco Manfredi e dell’assessore al verde Santagada.

 

 

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