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Aurelio De Laurentiis: come lo vede Umberto Chiariello

 

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Un uomo di un 1,85 minimo ‘’c’o’ tubbo, ‘a caramella e c’o’ pastrano’’ ad impartire ordini categorici ma infallibili ai suoi sottoposti.

Il tifoso del Napoli è solo ‘’chill’ato apriesso a isso un brutto arnese tutto fetente e cu ‘na scopa mmano’.’’

Questa icona vincente ed infallibile appare agli occhi dell’autorevole giornalista come il Verbo e la Luce. Qualche volta gli muove qualche rimprovero. Ma è bonario, come bonario può essere il rimbrotto di un nonno nei riguardi del nipotino birbante.

La stazza del presidente agli occhi del famosissimo Umberto ignora il garrese tanto prorompe impettita sotto il frack. ADL veste da sovrano aristocratico ‘’ha il cilindro per cappello, due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo, la gardenia nell’occhiello e sul candido gilet, un papillon di seta blu.’’

Umberto Chiariello, competente di calcio giocato, da quarant’anni sulla scena giornalistica a centrocampo, fa ancora da ‘’regista’’ ai tifosi del Napoli che mostrano di non credere a queste immagini fantasmagoriche che egli propina spesso con piglio convincente.

Chiariello osserva, medita, scandaglia, critica, propone, ammonisce, rimprovera, redarguisce il tifoso che ha capito tutto e, perciò, con grande passione lo riprende senza mezzi termini a difesa del superlativo De Laurentiis  “giovanotto! “Da Voi vorrei saper, vile carogna, con quale ardire e come avete osato…’’ gli dice innervosito.

Egli, il buon Umberto finanche mai lodato abbastanza purtroppo, sembra affascinato da De Laurentiis e ne approva ogni decisione. Ne difende le scelte contro l’evidenza e contro le buone lingue che le contestano. Insomma, paladino in punta di penna si candida ogni anno al pallone d’oro delle recensioni calcistiche della squadra del Napoli.

In tutta questa attività accondiscendente al volere della maestranza, il vero tifoso si ribella perché a tutto c’è un limite e reagisce al confronto di questo infallibile gentleman con veementi  contestazioni  ‘’ma chi te cride d’essere, nu ddio?’’ afferma  rivolto ad ADL.

Esimio Ghiariello maestro delle disamine calcistiche e non solo, dovrebbe essere più attento a qualificare i suoi lettori. Ella commette tre errori gravi tra tanta scienza. In verità tre soli errori sembrano addirittura pochissimi: 1) dimentica che i tifosi del Napoli sono troppo napoletani per poter abbeverarsi al calice dell’inverosimile; 2) spesso crede che la piazza vada tenuta a bada nei suoi giudizi per evitare una escalation negativa dimenticando che questo non è il suo mestiere; 3) il compito di un giornalista è quello non di fomentare certo ma neanche di rabbonire le piazze alla bisogna.

Perdoni il sottoscritto che si è permesso di rivolgerle la parola con qualche appunto e, cosciente della propria dichiarata inferiorità alla sua scienza ‘’ proprio mo, obbj’…’nd’a stu mumento me ne trase dinto a n’ata fossa.”

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