Advertisement

Il MIC Faenza aderisce alla Giornata del Contemporaneo con la performance “Un secondo, un grammo” di Luisa Turuani

Il 7 ottobre dalle 16 l’artista darà un peso al tempo con l’argilla in una dimostrazione collettiva

Il MIC Faenza aderisce alla 19° edizione della Giornata del Contemporaneo indetta da Amaci.

Sabato 7 ottobre, dalle 16 alle 18, l’artista Luisa Turuani, vincitrice dell’Italian Council Edizione 11- Ambito 3 – Sviluppo dei talenti realizzerà la performance “1 secondo, 1 grammo” invitando i visitatori presenti a partecipare alla sua riflessione sul tempo.

Advertisement

“1 secondo 1 grammo” cerca quindi di sollevare delle domande sul senso del fare tempo oltre che spazio, regala  una dimensione perduta di gratuità e grazia, responsabilizza il singolo individuo all’interno di una collettività.  Da un punto di vista pratico il progetto vede la realizzazione di una performance che si svolge come un atto collettivo e  contemporaneamente individuale.

La performance riflette sul peso del tempo e sui tentativi umani di manipolare, gestire e consumare una dimensione, quella temporale, che nella contemporaneità è sempre più sfuggente e di difficile definizione. L’azione nasce quindi da una mancanza e dalla difficoltà di stare al passo con il tempo.

“Viviamo un’epoca in frenetica trasformazione caratterizzata da brusche accelerazioni e frenate, da impellenti scadenze  e continui aggiornamenti. – spiega l’artista –  Ne scaturisce una società stanca ed esautorata da quel bene primario ed essenziale che è il  tempo. All’ingresso dello spazio al visitatore viene chiesto quanto tempo desidera; questa  scelta è personale, inviolabile e non retroattiva. La quantità di tempo richiesta viene convertita in una quantità di argilla  secondo il rapporto 1 secondo = 1 grammo. Il visitatore può modellare l’argilla nella modalità che ritiene più opportuna  per il tempo stabilito all’ingresso; un timer monitora e avvisa il visitatore dell’esaurirsi della durata disponibile. Finito  il tempo, il visitatore abbandona la creta e il timer e può uscire dallo spazio. A ciascun partecipante viene dato un  certificato personale che attesta l’avvenuta realizzazione dell’azione. In conclusione, la creta manipolata dai visitatori  viene esposta generando una mostra che si costruisce simultaneamente alla performance”.

Ingresso gratuito, prenotazione consigliata: 0546 697311, info@micfaenza.org

Luisa Turuani indaga la natura umana per mezzo dei desideri che l’uomo investe sugli oggetti. Nata a cavallo tra l’era pre-digitale e quella  dell’iperconnessione, concepisce i propri lavori fondendo l’aspetto materico a quello digitale, dando vita ad opere in continua trasformazione. Se da un  lato la sua ricerca svela – con stupore – le forme ovvie e familiari del quotidiano, dall’altro ne rivela i limiti effimeri e la loro irreversibile dissoluzione,  proponendo un approccio poetico che agisce al di là del tempo e della materia. Nata nel 1992 a Milano, ha studiato Scultura presso l’Accademia di Belle  Arti di Brera. Recenti mostre personali e collettive includono: Gaze Off, Lugano, 2022; Aspettando Ermanno Cristini, riss(e), Varese, 2022; Travel Diary,  snark.art, 2021; Domani Qui Oggi, evento collaterale di Quadriennale 2020, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2020; Artagon Live, Villa Radet, Parigi,  2019; GQ-Passion for the path of art, Galleria Cardi, Milano, 2019; BienNoLo, Milano, 2019; Biennale UK Young Artist, Nottingham, 2019; Non sto  più nella pelle, Brescia, 2019; m’ama non m’ama, t-space studio, Milano, 2019; Vanno e vengono dalle mie mani, riss(e), Varese, 2018; Tirarsi fuori,  Galleria P420, Bologna, 2017; Nel deserto cresce la ginestra, Galleria Renata Fabbri, Milano, 2015. Ha partecipato a numerosi premi: ha vinto il Premio  Speciale Arte Laguna – Villa Rechsteiner Residency (2022); il Premio Opera Viva – Il manifesto (2020), il Premio Combat (2019), il Premio O.R.A. (2019),  il Premio Nocivelli (2018); è stata inoltre tra i finalisti del Premio Laguna (2022), del Premio Exibart (2021), del Premio Francesco Fabbri (2021), del  Premio Arteam (2018). Tra le residenze artistiche si ricorda: Dialogos Part Six, Nairobi, Kenya (2022); Synchronicity, Hangzhou, Cina (2016).

 

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedente“A SANGUE FREDDO” le taglienti verità di Enom Il singolo è FUORI SU TUTTI I DIGITAL STORE
Articolo successivoTraina costiera: il Comune di Pescara premia i campioni nazionali

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui