MARSHMALLOWS
( terzo classificato concorso IDEE NELLO SPAZIO )
scritto e diretto da Angela Ciaburri
con Adele Piras, Bianca Mastromonaco, Simone Cammarata, Luca Filippi
10-11 OTTOBRE
TEATRO LO SPAZIO-ROMA
Debutta il 10 e 11 ottobre al Teatro Lo Spazio, dopo essersi classificato terzo al concorso “Idee nello Spazio 2023”, lo spettacolo MARSHMALLOWS, scritto e diretto da Angela Ciaburri, in cui si prova a gettare una luce sulla generazione Y, “i millennials”, una fascia spesso ritenuta poco interessante, perché reputata di transizione e di passaggio.
“Penso a questo enorme gruppo di persone come una bellissima donna, molto curata, ben vestita e solare, che dice cose intelligenti, ma che, nel frattempo, sta decidendo come togliersi la vita. Una di cui non sospetteresti mai che possa fare un gesto simile, ma che, osservandola dal “di dentro”, ha una “guerra in corpo”.”_ annota l’autrice e regista.
Una generazione massacrata dai cambiamenti e che tutt’ora ne vive il dramma, quella che ha inaugurato le “vite di corsa”, la “cultura dell’adesso”, quella per cui le relazioni sociali hanno cominciato a caratterizzarsi di comportamenti improntati sull’effimero e l’evanescente.
In Marshmallows vengono raccontate quattro declinazioni di questa unica grande e variegatissima categoria: quattro coinquilini ben oltre la trentina, una scrittrice, una cantante, un addetto al controllo qualità di un’azienda di Marshmallows e uno studente del conservatorio. Vivono tutti a casa di Desi, la cantante. Desi è di buona famiglia, i suoi le hanno comprato una casa a Roma, prima ancora di sapere cosa avrebbe fatto nella vita, viziatissima e strafottente. Adele, la scrittrice, e Frenk, stanno insieme da due anni, vivono del proprio lavoro e pagano l’affitto a Desi per una piccola stanza condivisa. Se non fosse per quelle quote di affitto, Desi non saprebbe come sostentarsi; conduce una vita dissoluta, prevalentemente di notte, la prima canna appena sveglia e così via tutto il giorno, in attesa che qualcosa cada dal cielo: una svolta artistica che le cambi la vita.
Adele che, invece, sulla carta, potrebbe sentirsi a posto con se stessa, dopo aver scoperto di avere una piccola patologia a livello neurologico, è diventata maledettamente ipocondriaca e totalmente concentrata su di sé. Frenk sta fuori tutto il giorno, ma quando c’è, cerca di fare da specchio alle due ragazze, che vede totalmente bloccate nelle loro vite. Esse rifiutano continuamente le sue modalità comunicative, e si chiedono quando deciderà di fare lui stesso una riflessione sulla propria vita, che ha delle grandi zone d’ombra. Jack è l’outsider, comparirà solo a metà del secondo atto e porterà una grande novità, qualcosa che sconvolgerà le coscienze di tutti.
La costruzione di questo microcosmo mira a riflettere su concetti come l’amore, l’amicizia, la funzione dell’artista nella società, il senso comune di inadeguatezza. Questi temi si impastano tra di loro, per sviscerare uno ancora più grande e importante: quello della “società liquida”. Il mondo descritto è emotivamente precario, volatile, e obbliga le persone ad un rapido adattamento all’impermanenza. La mancanza di legami, l’insoddisfazione costante e la poca tolleranza alla frustrazione e al senso di colpa, creano grandi conflitti interni, che, nella maggior parte dei casi, provocano un senso di solitudine e depressione, da cui sembra impossibile venire fuori.
Le uniche strutture che vediamo innalzarsi, infatti, si decompongono e ricompongono rapidamente. Si susseguono dialoghi serrati, spesso violenti e senza fronzoli: perché vogliono restituire la velocità del pensiero e dei processi emotivi e comportamentali dei personaggi. Un nuovo modo di esistere. A questo proposito sono fondamentali quei “momenti privati”, in forma di partiture fisiche, che lasceranno emergere tutta la “guerra in corpo” di ciascuno di loro.