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DAI RECUPERI VACCINALI CONTRO L’HPV ALLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE RESPIRATORIE: IL PUNTO DELLA SOCIETÀ ITALIANA D’IGIENE

SU “LE PRIORITÀ VACCINALI”

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Papillomavirus, vaccini per i pazienti cronici e per i viaggiatori internazionali, ma anche nuove frontiere vaccinali per la prevenzione delle malattie respiratorie. Alla Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica della SItI si è parlato di “Priorità vaccinali”.

 

Nel pomeriggio del secondo giorno della Conferenza Nazionale straordinaria di Sanità pubblica organizzata dalla Società Italiana d’Igiene (SItI) presso Villa Erba a Cernobbio, è andata in scena una sessione plenaria dal titolo “Le priorità vaccinali”. L’incontro è stato moderato dalla Prof.ssa Anna Odone, Prof. Ord. Igiene all’Università di Pavia; e dal Dr. Luigi Vezzosi, Vice Presidente della sezione Lombardia di SItI e Dirigente medico ATS Val Padana.

 

“Il Papillomavirus è estremamente diffuso all’interno della nostra popolazione ed è causa di moltissimi tumori – dichiara la Prof.ssa Roberta Siliquini, Presidente della Società Italiana d’Igiene (SItI) – Causa il 90% dei tumori del collo dell’utero, ma anche dell’ano, del pene, della vulva e del distretto testa-collo. Si tratta di tumori gravi, con una letalità ed un’incidenza particolarmente alta: più di 5000 all’anno in Italia ed uno su cinque, purtroppo, ha una storia naturale infausta”.

 

La Dr.ssa Antonietta Spadea, Direttore UOC Accoglienza, Tutela e Promozione della Salute del XIV Distretto ASL Roma 1, ha fatto il punto sul Papillomavirus, concentrandosi sui recuperi vaccinali negli adolescenti e nelle giovani donne, spiegando quali siano le strategie e le esperienze più efficaci.

 

“In Italia – spiega la Dr.ssa Spadea siamo molto bravi con le coperture vaccinali dei bambini a 24 mesi, ma scendiamo tanto, invece, con quelle relative agli adolescenti. In particolare, per il Papillomavirus, ci siamo attestati al 60% per le ragazze e al 40% per i ragazzi: ecco perché abbiamo cercato di immaginare nuove strategie per raggiungere i ragazzi e le loro famiglie e portarli alla vaccinazione. Tra le strategie adottate, per esempio, c’è stata l’organizzazione degli Open Days, degli SMS, delle lettere che abbiamo inviato, incontri nelle scuole e, infine, aver raggiunto i ragazzi nei consultori famigliari”.

 

Il Prof. Giancarlo Icardi, Coordinatore del Comitato Scientifico della Società Italiana d’Igiene e Prof. Ord. Igiene all’Università di Genova, invece, ha parlato di “nuove frontiere vaccinali”, concentrandosi sui nuovi vaccini autorizzati o in studio per le principali malattie respiratorie prevenibili con vaccinazione: COVID-19, RSV, Influenza e Pneumococco.

 

 

 

 

 

 

 

 

Le ARI (Acute Respiratory Infections), infatti, sono provocate da differenti agenti eziologici ubiquitari e altamente contagiosi, spesso causa di significativa morbosità e mortalità nei bambini e negli anziani. Data la loro elevata diffusione, rappresentano un serio problema di Sanità Pubblica e la vaccinazione potrebbe ridurre drasticamente l’impatto. Nel 2020, l’FDA ha concesso l’autorizzazione d’emergenza al primo vaccino a mRNA. Da quel momento si sono sviluppate rapidamente tecnologie a mRna non replicante (NRM) e a mRNA autoamplificante (SAM) al fine di ottenere prodotti ad alta prestazione e clinicamente validi contro una serie di agenti infettivi.

 

“Con l’avvicinarsi della stagione influenzale si presentano i così detti ‘mali di stagione’. Ci stiamo attrezzando e organizzando per le campagne vaccinali d’autunno – spiega il Prof. Icardiproprio per prevenire queste malattie. L’anno scorso è stata una stagione particolarmente pesante. Sono circolati molti virus influenzali e altri virus di stagione, che hanno messo a letto circa 12 milioni di italiani. Tutto quello che possiamo fare è intervenire con le vaccinazioni e con i vaccini contro l’influenza e lo pneumococco, che aiutano a controllare queste infezioni, limitando i danni di malattie e complicanze, come le ospedalizzazioni e le morti. Non dimentichiamoci, infatti, che, spesso, nei soggetti più fragili queste patologie possono anche portare al decesso”.

 

Durante la sessione si è parlato anche dei vaccini per i pazienti cronici. Il Dr. Maurizio Orso, Direttore S.C. Vaccinazioni e Sorveglianza Malattie Infettive presso l’Ospedale Niguarda di Milano ha portato l’esperienza dell’integrazione Ospedale-Territorio per la prevenzione vaccinale. Il Prof. Vincenzo Baldo, membro del Comitato Scientifico della Società Italiana d’Igiene e Prof. Ord. Igiene all’Università di Padova, ha fatto invece il punto sui vecchi e nuovi vaccini per la profilassi del viaggiatore internazionale.

 

 

Sabato 14 Ottobre sono previste le sessioni su “Formazione, Management e Leadership in Sanità pubblica” e “Strategie per la prevenzione dell’antibioticoresistenza”. Seguirà, infine, la Cerimonia di chiusura, a cura della Prof.ssa Roberta Siliquini, Presidente SItI e del Prof. Carlo Signorelli, Presidente SItI per la Regione Lombardia.

 

 

 

Fondata nel 1878 come Associazione Italiana per l’Igiene e rinominata Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) nel 2001, la Società Scientifica riunisce tra i suoi soci tutte le figure professionali – ricercatori, accademici, professionisti e operatori – che operano nell’ambito dell’Igiene, della Sanità Pubblica, della Medicina Preventiva, delle Vaccinazioni, dell’Epidemiologia, dell’Organizzazione e del Management sanitario.

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