Spett.le ASL N.O. Zone distretto
Ai comuni stazioni appaltanti
Alla soc. coop.ve appaltatrici
Oggetto: sospensioni dal lavoro per causa di forza maggiore –
Premesso che in questi giorni sono stati adottati provvedimenti di chiusura di vari servizi scolastici e strutture per l’infanzia a causa di eventi calamitosi (maltempo); che a causa di tali chiusure il personale , in appalto è stato messo in ferie forzose; considerando che le ferie contrattuali sono , in generale, già utilizzate nel settore per sopperire alle chiusure annuali calendarizzate ( Natale, Pasqua, Agosto ecc…) annullando di fatto ogni possibilità di scelta dei periodi da parte delle operatrici; considerato che non sono previsti ammortizzatori sociali per i lavoratori del settore,in appalto, che sopperiscano ad eventuali chiusure non programmate; Onde evitare che il personale, a differenza del personale pubblico impiegato nei servizi , subisca una perdita di retribuzione, si chiede il riconoscimento delle ore di lavoro perse per cause di forza maggiore non imputabili al personale. In attesa di vs cortesi riscontri, salutiamo cordialmente .
Lucca, 3 novembre 2023 FP CGIL
Michele Massari – Giovanni Rossi
Le calamità meteorologiche di questi giorni hanno imposto, tra l’altro, la chiusura di molte strutture scolastiche di ogni ordine e grado e la sospensione temporanea di servizi educativi collegati. La maggior parte di questi servizi quali asili nido, servizi domiciliari educativi, sono gestiti da società in appalto che si avvalgono di assistenti ed educatori , contrattualmente inquadrati nelle categorie dei servizi e quindi prive di ammortizzatori sociali in caso di eventi meteo o cause di forza maggiore . Una situazione che causa la perdita di salario alle operatrici, in larga parte donne impegnate in attività di educazione ed assistenza alla persona con importante titoli accademici e professionali. Le società appaltatrici , di frequente cooperative sociali, compensano solitamente le assenze con ferie residue , che però sono merce rara, visto che vengono già utilizzate per giustificare le giornate di chiusura programmata ( Natalizio, Pasquale, feriale ecc…) , per finire quasi sempre nell’attribuire giornate di permessi NON RETRIBUITI , senza paga e senza contributi. Una situazione che ogni anno ha un suo peso in caso di eventi di maltempo fino anche a scioperi programmati dal personale pubblico non riguardanti le categorie in appalto. Insomma, una discriminazione che non può essere tollerata e che mette in evidenza la differenza di trattamento tra operatrici inquadrate nel pubblico, legittimamente retribuite e chi agisce nel medesimo settore con contratto di diritto privatistico. Tale ingiustizia può essere sanata solo sulla base di capitolato delle centrali appaltanti che prevedano , il pagamento delle ore di sospensione laddove si verifichino i casi sopra specificati. A questo fine abbiamo ritenuto di scrivere alle maggiori stazioni appaltanti e alle maggiori cooperative per evidenziare il problema e chiedere una rapida soluzione che preveda il pagamento delle ore di sospensione dal lavoro.