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Il “Comitato per gli Immigrati”: Omicidio di Giulia Cecchettin, in Italia troppa ipocrisia. Nostri politici responsabili in parte

 

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Il “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione” accusa i politici italiani come responsabili in parte dell’assassinio della giovane Giulia Cecchettin, picchiata, accoltellata a testa e collo per poi essere buttata nel dirupo avvolta in due sacchetti.

“La tragica scena, che ha colpito in Italia, di questa ragazza che, dagli ultimi istanti risulta essersi difesa disperatamente senza purtroppo riuscirci, ci riporta a tutte quelle migliaia di vittime Palestinesi, a Gaza, Donne e ragazze come Giulia che hanno cercato di salvarsi inutilmente dalla furia omicida israeliana” – spiega Aleksandra Matikj, Presidentessa dell’Associazione – “Anche in questi giorni vengono continuamente massacrate e, dal momento in cui il governo italiano di Giorgia Meloni ha tranquillamente appoggiato questa mattanza israeliana che ha commesso un genocidio prevalentemente di bambini, avrebbe potuto istigare l’assassino Filippo Turetta a fare lo stesso.

Tante sono state le immagini e i video trasmessi da Gaza, delle persone, genitori, disperati che increduli in uno stato di shock urlavano dal dolore davanti ai propri figli fatti a pezzi oppure quella madre che piangendo disperata diceva di non volersi lavare le mani dal sangue dei propri figli per averli ancora con sé… Nemmeno gli inviti a cessare la guerra dal Santo Padre Papa Francesco sono serviti ai nostri politici che, con a capo Giorgia Meloni, hanno continuato a dire dicendo di stare nel giusto: davanti al mondo intero che diceva invece che uno sterminio dei civili non è giusto, non è umano.

Purtroppo, i media in Italia poi hanno trasmesso le notizie in un certo modo, per cui anche l’assassino di Giulia avrebbe potuto pensare di fare la cosa giusta, la stessa fine che la Meloni ha augurato a tutte quelle povere Donne trucidate a Gaza difendendo il suo servilismo al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Giulia si sarebbe potuta salvare, se soltanto ci fosse stata quell’Umanità collettiva non più presente in Italia ma a sostegno di uno Stato come quello di Israele che stando a diverse fonti avrebbe compiuto dei crimini di guerra.

Ora diranno che gli dispiace… che faranno delle iniziative… ma la verità è che tutto questo non riporterà Giulia tra le braccia dei suoi genitori ai quali va tutta la nostra Solidarietà e le più sincere Condoglianze.

Per quello che facciamo da anni, offriamo anche oggi il nostro aiuto fermamente dicendo Basta al FEMMINICIDIO, possiamo fare da passaparola e seguire ogni caso, nel caso scriveteci a comitato.no.discriminazione@gmail.com. Invito anche oggi, per quello che possiamo lo facciamo sempre volentieri, agire sempre denunciando. Un Appello il nostro per prevenire anche quello che, nella nostra Genova, era stato il caso di Clara Ceccarelli che aveva denunciato alle autorità giudiziarie genovesi le quali, non avendola difesa, l’hanno lasciata da sola tanto che si è perfino pagata il funerale.”

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