“Una norma frettolosa oltre che inconsistente per la quale attendiamo già i primi collegati e variazioni. Un impianto che non crea crescita e sviluppo in Sicilia ed il maxiemendamento non sposta di un punto il giudizio su una finanziaria che permane pessima e certifica l’ennesima occasione sprecata per la Sicilia.
Anziché proporre riforme economiche, finanziarie e sociali che garantiscano servizi efficienti e contrastino uno spopolamento oramai inarrestabile dei nostri territori si è preferito partorire una mini norma omnibus il cui unico obiettivo è distribuire decine di milioni di euro in giro per la Sicilia e favorire alcuni partiti e parlamentari per la prossima competizione elettorale delle Europee.”
Lo dichiara il parlamentare regionale e vicecapogruppo all’ARS del Partito Democratico Mario Giambona alla fine dei lavori della finanziaria regionale che ha esitato un provvedimento sul quale la maggioranza è andata diverse volte sotto sia nelle commissioni che in aula.
Continua Giambona, “i quattro pilastri su cui si sarebbe dovuta basare la norma, tanto decantati dal trio Schifani-Falcone- Sammartino, non poggiano per nulla su solide fondamenta. Poche risorse ai comuni, quasi nulla su agricoltura. Dimenticate sanità, infrastrutture, istruzione, welfare e servizi al cittadino. Le poche proposte qualificanti hanno visto la luce solo attraverso il contributo determinante del partito Democratico. Mi riferisco al delineato percorso di stabilizzazione degli Asu, all’aumento delle ore per i forestali, ai fondi di progettazione per i comuni.”
Conclude il parlamentare regionale “Molte le nostre proposte che hanno contribuito a migliorare la norma esitata e dare risposte ai Siciliani. Dagli incentivi ai medici dei pronti soccorso e delle aree interne, alla norma per la proroga dei contrattisti degli enti locali dissestati, alle risorse per sterilizzare gli aumenti dei biglietti ferroviari, a quelle per le consulte giovanili e delle donne siciliane, alla norma per il riconoscimento dei comuni quali turistici, alla norma per la valorizzazione degli educatori socio pedagogici, alla norma sulla banca dei gameti femminili, al ripristino delle risorse per i cittadini esecutati, alle risorse incrementate per i centri antiviolenza ed antiracket.”