Israele. Quando la difesa diventa vendetta
Persone dal cuore di pietra, giornalisti, storici (perlomeno cosiddetti), uomini politici, ignorando o fingendo d’ignorare che la difesa è legittima qualora sia proporzionata all’offesa e sia ovviamente rivolta contro l’ingiusto aggressore, riguardo alla strage incessante d’innocenti che gli israeliani stanno compiendo, hanno il coraggio di affermare che essi hanno il diritto di difendersi. Ignorano, le persone dal cuore di pietra, o fingono d’ignorare che si ha il diritto di difendersi mentre l’offesa è in atto e contro l’ingiusto aggressore. Altrimenti la difesa prende il nome di vendetta. Un esempio è l’azione di quel signore del quale si è parlato in questi ultimi tempi, il quale inseguì i rapinatori che fuggivano e li uccise. Non si trattava di legittima difesa, si trattava di vendetta: mi hai offeso, e adesso te la faccio pagare l’offesa. Ma in Palestina sta avvenendo qualcosa di peggio, giacché gli israeliani non stanno facendo pagare agli uomini di Hamas la gravissima offesa del 7 ottobre, ma si stanno vendicando su innocenti, in gran parte bambini. Ai cristiani dal cuore di pietra, vale la pena ricordare che la difesa col ricorso alla violenza, anche se legittima, non è evangelica. Figuriamoci la vendetta su innocenti.
Renato Pierri