SEMICONDUTTORI, MARTON (M5S): GOVERNO RISPONDA SU ST E STRATEGIA DI SETTORE
ROMA 27 MAR – “Il futuro dello sviluppo e della sicurezza nazionale passa attraverso l’autosufficienza nel campo della produzione dei microchip, dei semiconduttori che sono alla basa di ogni tecnologia, civile e militare. Autosufficienza che oggi Europa e Stati Uniti stanno faticosamente cercando di riguadagnare per liberarsi dalla rischiosa dipendenza asiatica. La multinazionale franco-italiana ST Microelectronics è la più grande azienda europea di produzione e progettazione conto terzi di semiconduttori, ma il governo italiano – che partecipa alla società attraverso il Mef – sembra stia perdendo il controllo dell’azienda che ha spostato tutti i suoi investimenti in Francia, penalizzando quelli nel nostro Paese. Una situazione che ci preoccupa e che riflette l’inadeguatezza della strategia industriale del governo nel campo dei microchip. Per questo il Movimento 5 Stele ha presentato un’interrogazione a mia prima firma al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per conoscere la posizione del governo sul dossier ST e le prospettive di investimento e di sviluppo dell’attività industriale in Italia da parte dell’azienda, e per sollecitare un potenziamento della strategia industriale nazionale a sostegno del settore dei semiconduttori nel quadro del Pnrr e dell’attuazione del Chips Act europeo”.
Lo dichiara il senatore Bruno Marton, capogruppo M5S in Commissione Esteri e Difesa Senato.
A sollecitare l’interrogazione in Senato è stato Marco Fumagalli, referente M5S nel monzese, dove si trova lo stabilimento italiano della ST tra i cui dipendenti dilaga la preoccupazione per la passività del governo rispetto all’attivismo francese.
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