Anteprima il 26 maggio per la XIII edizione di Suoni in Movimento la rassegna che ogni anno porta la grande musica negli affascinanti spazi della Rete Museale Biellese: appuntamento alle 17.00 agli splendidi spazi di Villa Ca’ Bianca, presso l’Azienda Vitivinicola DonnaLia che da tempo supporta la rassegna integrando la propria forte vocazione all’eccellenza e all’amore di queste terre con il progetto di valorizzazione culturale della bellezza, musicale e delle location prescelte, di Suoni in Movimento. Protagonisti della serata i Woody Gipsy Band e con il loro concerto Energia, colore, calore. Andrea Jimmy Catagnoli al sassofono, Michele Ionis Rusconi e Jacopo Milesi alle chitarre, Tommaso Fiorini al contrabbasso e Mauro Forester alla batteria si avventureranno nelle mitiche sonorità degli anni ‘30 dove a farla da padrone erano le sale da ballo, popolate da gente da ogni dove, pronta a fare festa “al ritmo del jazz”. In programma riletture di brani del grandissimo Django Reinhardt e dello stesso Michele Ionis Rusconi.
La Woody Gipsy Band ha all’attivo oltre 500 concerti in Italia e nel mondo (Londra, Parigi, New Orleans), collaborazioni con artisti internazionali, come il francese Feloche e l’inglese Anoushka Lucas, partecipazioni a festival (come l’apertura a Suzanne Vega nel 2013 e la partecipazione alle finali dello Sziget Festival).
La rassegna si avvia come da tradizione presso la suggestiva sede collinare di Salussola dove lo spettacolo della natura, il panorama spettacolare, la storia del territorio e il repertorio della Woody Gipsy Band si fondono in magica sinestesia. Emblematico il titolo del concerto, Energia, Colore, Calore, che rimanda ad un’atmosfera che ha fatto storia e che viene qui resa viva, palpabile e attuale, come solo il jazz spesso sa fare complice, in questo caso l’atmosfera di Villa Ca’ Bianca. Una musica che affonda le sue radici nel passato e che è ancora attuale, suonata dal vivo, senza effetti artificiali, una musica che unisce e che mette al centro lo stare insieme delle persone. Questo fa lo swing degli anni Trenta, reinterpretato in chiave italiana dai 5 componenti della band. Questo fa la coltura e la cultura del vino nel nostro Paese. Un appuntamento, quindi, pensato per unire le persone attraverso le eccellenze del territorio e della nostra cultura, all’insegna quindi della partecipazione, uno dei quattro pilastri di questa edizione (Partecipazione, Inclusione, Tradizione, Green concerts) che sarà nuovamente dedicata ad indagare i percorsi del Concerto Italiano.