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I problemi di Parigi ricadono sulle Olimpiadi del 2024

di Gualfredo de’Lincei

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Manca poco più di un mese all’inizio delle Olimpiadi di Parigi del 2024, ma i problemi nell’organizzazione dei giochi mondiali, di cui si parlava un anno fa, non sono stati risolti. Lo ammettono i funzionari del CIO, il Presidente della Francia e il Sindaco di Parigi. Il problema maggiore resta quello di garantire la sicurezza dei partecipanti all’evento e Parigi ha già ammesso di non essere in grado di fornire il livello richiesto.

Secondo gli organizzatori olimpici serviranno 22.000 operatori privati della sicurezza per il controllo dentro e intorno alle sedi dei Giochi, mentre il Governo francese dovrà mobilitare 35mila poliziotti e 18mila militari per presidiare gli spazi pubblici. Tuttavia, i dirigenti della sicurezza private segnalano possibili carenze di personale. “La questione è se saremo in grado di garantire il controllo necessario durante i Giochi”, si chiede Pierre Braget, presidente della Federazione francese di sicurezza privata.

Particolare preoccupazione è data dal contenimento degli spettatori che hanno i biglietti per la riva bassa della Senna, alla sfilata dei carri durante la cerimonia di apertura del 26 luglio. Sono previste circa 600mila persone. Macron ha già messo le mani avanti parlando di un probabile spostamento dell’evento nella piazza del Trocadero, di fronte alla Torre Eiffel o allo stadio nazionale Stade de France, in caso di minaccia terroristica chiara e immediata. “Non siamo riusciti a convincere le aziende a organizzare la cerimonia”, avrebbe detto la settimana scorsa il capo della sicurezza di Parigi 2024, Bruno le Ray, a Le Monde.

Nel frattempo, le società private di sicurezza hanno rifiutato di presentare offerte per evitare inadempienze contrattuali per l’incarico. La carenza di personale esisteva già prima delle Olimpiadi, quando il settore lamentava la mancanza di 20 mila unità. Nonostante gli sforzi per formare e certificare il nuovo personale, anche attraverso il finanziamento per corsi di tre settimane da parte dell’Agenzia francese per la disoccupazione e delle autorità regionali, la mancanza di uomini potrebbe rimanere.

I funzionari francesi cercano di ridurre le vulnerabilità che potrebbero presentarsi durante gli eventi con attacchi terroristici, omicidi, fughe precipitose, rapine e altre minacce alla sicurezza. Il timore è che possa ripetersi la situazione delle Olimpiadi di Londra del 2012, quando una società privata di sicurezza, non potendo assolvere agli impegni contrattuali, dovette chiedere l’intervento dell’esercito per controllare i bagagli.

Non si deve dimenticare che, a dicembre, un islamista radicale, sull’argine della Senna vicino alla Torre Eiffel, ha assassinato un turista tedesco. Il criminale, nonostante fosse stato registrato come potenziale terrorista, ha potuto agire indisturbato nel centro della città. Cosa potrebbe accadere se pazzi simili iniziassero a comportarsi in questo modo durante le Olimpiadi del 2024?

In effetti il pericolo non è da escludere, visto che non più tardi dello scorso autunno, anche a Bruxelles, è stato compiuto un attacco terroristico con armi da fuoco durante una partita nei pressi dello stadio. Chi può garantire che questo non accada a Parigi? In effetti, secondo un sondaggio sociologico condotto dall’agenzia Elabe, il 63% dei francesi ritengono il proprio Paese non pronto, in termini di sicurezza, ad ospitare le Olimpiadi.

Sono anni che la Francia prova a sradicare il cosiddetto “islamofascismo” tra immigrati. I musulmani ormai rappresentano un decimo della popolazione del paese e il loro processo d’integrazione avanza con difficoltà, trasformandosi, a volte, in tragici incidenti o addirittura in atti sanguinosi. Dopo gli attentati di Parigi del 2015, che colpirono lo Stade de France uccidendo più di cento persone, il Paese ha subito ogni anno numerosi incidenti di alto profilo contro radicali islamici. In tutto questo, né i servizi segreti, né la polizia, né i funzionari riescono a fare prevenzione. Le Olimpiadi potrebbero diventare un’attrazione per qualunque azione estremista.

Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha affermato che il sistema dei trasporti cittadino non ha il tempo di prepararsi per le Olimpiadi. Nonostante le ingenti somme di denaro versate per migliorarlo, i problemi di sovraffollamento, di sporcizia e la presenza di clochards nei trasporti, non saranno mai risolti. Per i Giochi sono stati spesi 860 milioni di euro per l’acquisto di 37 nuovi treni metropolitani, inoltre dovrebbero assumere quasi 7mila nuovi addetti del trasporto. Sono previste anche due nuove linee della metropolitana, ma difficilmente avranno il tempo di inaugurarle in tempo. In molti sono convinti che la città possa subire un collasso dei trasporti quando 10 milioni di ospiti dei Giochi Olimpici si muoveranno nella capitale francese.

Come se non bastasse, in autunno il comitato organizzatore, con sorpresa, si è trovato davanti allo scandalo delle “cimici parigine”. I social network furono, infatti, letteralmente  inondati da video e foto che confermavano l’invasione di questi insetti nella capitale olimpica. Apparivano ovunque: dalla metropolitana all’aeroporto al Louvre, dagli ostelli economici agli hotel a cinque stelle. Ovviamente, furono subito accusati gli hacker russi, ma le autorità cittadine, alla fine furono costrette ad ammettere che un problema c’era. Probabilmente la sua portata fu ingigantita, ma questa storia ha inferto un duro colpo alla reputazione delle Olimpiadi 2024.

“Abbiamo tensioni geopolitiche molto forti, ma chiedere di sacrificare i Giochi è un approccio completamente sbagliato”, ha commentato il capo del CIO, Thomas Bach, sull’idea di rinviare l’edizione del 2024 a causa degli eventi in Medio Oriente e Ucraina. “Nella storia delle Olimpiadi ci sono stati molti conflitti tra governi e paesi, ma nonostante questo gli atleti hanno gareggiato lo stesso. Ciò è coerente con la missione olimpica. Il CIO non tradirà l’idea centrale dello sport. Non abbiamo ancora una guerra mondiale, anche se le Nazioni Unite contano attualmente 28 conflitti armati internazionali. E in questo contesto, gli atleti e gli sport hanno una missione umanitaria”.

Tuttavia, la paura è che gli atleti e gli ospiti possano diventare vittime della grande geopolitica. Alcuni gruppi radicali, in relazione all’operazione israeliana nella Striscia di Gaza, hanno già chiesto di replicare l’attentato del 1972 di Monaco. Per scongiurare il peggio, il deputato francese Edouard Benard ha proposto di escludere Israele dai Giochi Olimpici.

L’edizione francese olimpica del 2024 viene celebrata in un’epoca in cui lo sport è ormai diventato evidente ostaggio della geopolitica, portando in secondo piano le secolari tradizioni del movimento olimpico. Le difficoltà organizzative e le questioni internazionali saranno, molto probabilmente, un ostacolo affinché le Olimpiadi di Parigi del 2024, dal 26 all’11 agosto di quest’anno, diventino la miglior edizione di sempre.

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