Enpab: Biologi protagonisti transizione ecologica economia
Al via III Congresso Ente Nazionale Previdenza e Assistenza
Roma – La salute declinata secondo le diverse aree di competenza del biologo, riconosciuto anche come professionista sanitario. È il tema centrale del Terzo Congresso Nazionale dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi (Enpab), che ha preso il via oggi a Roma. L’evento, dal titolo ‘Previdenza è salute. Il futuro nelle nostre mani’, è in programma fino a domani presso l’Auditorium della Conciliazione. Una due giorni volta a raccontare la storia, il lavoro e la previdenza dei biologi, valorizzando l’impegno di questa figura professionale nella tutela della vita in ogni sua forma. “Il biologo- ha detto in apertura la presidente Enpab, Tiziana Stallone- rappresenta un’importante figura professionale di riferimento nella transizione ecologica della nostra economia. A partire dai biologi nutrizionisti, che con il loro lavoro possono educare alla stagionalità, al recupero e alla pianificazione a vantaggio della lotta allo spreco di risorse e alla sensibilizzazione dei cittadini a un corretto stile di vita”. Ma ci sono tante altre declinazioni per la figura professionale del biologo in questo specifico settore, come l’analisi della qualità dell’aria, delle acque, dell’inquinamento acustico, monitoraggio di suolo e bonifiche, gestione dei rifiuti. “I biologi- ha proseguito Stallone- sono in grado di fornire preziose soluzioni per la gestione sostenibile delle risorse, la protezione della biodiversità e l’adozione di pratiche produttive eco-compatibili”.
In Italia il numero totale dei biologi è pari a 18.138, di cui, in ordine di numero di iscritti tra le prime regioni figurano: 2.820 (15,5%) in Campania; 2.467 (13,6%) nel Lazio; 2.232 (12,3%) in Sicilia; 1.915 (10.6%) in Lombardia; 1.459 (8%) in Puglia. L’ente di previdenza dei biologi, intanto, ha raddoppiato la sua azione: da un lato ha continuato ad ampliare le forme di assistenza che sostengono il professionista nel momento del bisogno, dall’altro ha attivato le iniziative, sempre più strutturate, di welfare attivo.
Negli anni, hanno fatto sapere i biologi durante il Congresso, sono stati “numerosi gli interventi tecnici per il potenziamento delle prestazioni previdenziali: l’aliquota della contribuzione soggettiva obbligatoria è passata dall’originale 10%, fissato dalla legge, al 15% voluto con una modifica al Regolamento. Allo stesso modo, quella modulare o facoltativa prima fissata in un massimo del 20% ora è al 36%. È stato incrementato il contributo integrativo versato dal cliente dal 2 al 4%, destinando l’intera eccedenza per aumentare il valore del montante. Enpab ha ottenuto, non senza difficoltà, il riconoscimento dell’estensione dell’integrativo nella misura del 4% anche per le Pubbliche Amministrazioni a garanzia di equità”.
In tal senso, alcuni numeri dimostrano il successo di questa politica: “La percentuale di biologi che ha scelto un’aliquota superiore al 15% nel 2023 è raddoppiata rispetto al 2022, raggiungendo oltre il 10% del totale degli iscritti.
Ad oggi Enpab è passato dal 7% al 64% di consiglieri donna ed è amministrato sia da giovani professionisti che da silver, rispecchiando finalmente la composizione della platea degli iscritti”. Durante la mattinata è stata poi presentata la nuova edizione del progetto ‘Costruiamo la salute! Biologi nelle scuole’, promosso da Enpab in collaborazione con il Comitato paritetico del ministero della Salute e del ministero dell’Istruzione e del Merito. Nell’anno scolastico 2024/2025, in particolare, 100 biologi Enpab potranno mettere a disposizione la loro professionalità con l’intento di sviluppare, incrementare e diffondere agli studenti e alle loro famiglie “la cultura e la consapevolezza alimentare nel rispetto coerente dell’ambiente”.
Il Progetto, rivolto unicamente agli studenti che frequentano la classe terza della Scuola Primaria, sarà organizzato in incontri educazionali frontali con gli alunni. Sono oltre 80 gli istituti scolastici coinvolti su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa fa seguito al ‘Progetto Scuola’ di Enpab, che si è svolto dal 2014 al 2020, quando è stato interrotto a causa della pandemia. Il progetto ha coinvolto negli anni un totale di 1.000 biologi professionisti, con specializzazioni in materia alimentare e ambientale, che hanno svolto all’interno di circa 500 istituti scolastici, incontri e laboratori sperimentali di educazione alla salute e all’ambiente, anche attraverso l’utilizzo pedagogico del disegno e del gioco.