Asl Roma 6 e Policlinico Tor Vergata unite per donazione organi
In Italia sono oltre 5mila le persone in attesa di trapianto
Roma – Una collaborazione stretta per sensibilizzare le persone alla donazione di organi e tessuti per il convegno promosso dalla Asl Roma 6 che si è tenuto all’Ospedale dei Castelli dal titolo ‘Il Trapianto d’Organo – Conoscere, Collaborare, Condividere, Curare‘. L’approfondimento si inquadra nell’ambito del programma di divulgazione e di formazione relative al Trapianto d’Organo, già avviato dal Centro Trapianti di Tor Vergata, diretto dal professor Giuseppe Tisone.
Il Convegno è stato organizzato dalla dottoressa Maria Teresa Lonardo, chirurgo del Policlinico di Tor Vergata, membro dell’Equipe del professor Tisone, e dal dottor Luigi Zurlo, anestesista dell’Ospedale dei Castelli e Responsabile della UOS Donazione Organi e Tessuti Asl Roma 6. L’obiettivo è stato quello di trasmettere principi basilari dell’attività trapiantologica a partire dall’identificazione del potenziale donatore di organi fino all’esecuzione del trapianto.
Durante il Convegno la totalità dell’Equipe dedicata ai Trapianti d’Organo del Policlinico Universitario di Tor Vergata, composta da coordinatori, chirurghi, anestesisti rianimatori, epatologi, nefrologi, gastroenterologi, radiologi, infermieri e psicologi ha dialogato con i colleghi della Asl Roma 6 in virtù di una proficua collaborazione clinica, scientifica e formativa. La presentazione e la condivisione dei Percorsi Diagnostici Terapeutici (PDTA), relativi al Trapianto di Fegato e Rene, in uso presso il Policlinico universitario di Tor Vergata, con il potenziamento delle sinergie già in essere, rappresenta un punto rilevante dell’iniziativa assieme alla costituzione di una rete informatica tra le strutture sanitarie coinvolte, così da assicurare la ‘piena presa in carico’ del paziente e garantirgli il Gold Standard di Trattamento.
Il coinvolgimento nella giornata è esteso anche ad un pubblico di pazienti, familiari e cittadini interessati a essere informati correttamente sulle tematiche trapiantologiche, così da colmare le lacune informative esistenti nell’ambito dei mass-media ed eventualmente correggere gli elementi di grave disinformazione acquisiti. L’estensione del coinvolgimento delle figure istituzionali a livello regionale e nazionale si propone di sensibilizzare le istituzioni sulla materia trapiantologica per promuovere tutte le attività relative al trapianto, comprendenti anche lo sviluppo del programma di trapianto di rene da donatore vivente, diretto e anche in modalità Crossover, ossia il trapianto per coppie donatore-ricevente non compatibili, per i quali viene ricercata una compatibilità incrociata con altre coppie nella medesima condizione di altre città o regioni, fino a creare delle catene di donazione e trapianto su base nazionale e persino internazionale.
La condivisione di tali conoscenze ed esperienze ha come scopo, inoltre, l’aumento delle segnalazioni delle Donazioni di Organi ed una maggiore consapevolezza che il trapianto rappresenta un’opportunità terapeutica per una moltitudine di pazienti che ne potrebbero beneficiare. ‘Incontri come questo sono importanti- ha affermato il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma– perché dimostrano il funzionamento di una rete tra strutture d’eccellenza come il Policlinico Tor Vergata e strutture di territorio, la vera forza per la sanità, perché rappresentano a tutti gli effetti le esigenze locali’.
‘Oggi- ha proseguito Aurigemma- parliamo di una cosa molto importante come il trapianto, aumentato del 15% negli ultimi anni e che grazie anche alle nuove tecnologie e alle nuove scoperte scientifiche dà la possibilità di essere all’avanguardia, di poter aiutare e di salvare la vita a persone che fino a qualche anno fa era impossibile o inimmaginabile poter curare”. ”Oltre al trapianto- ha precisato Aurigemma- svolge un ruolo importantissimo la cultura della donazione, perché senza donazione non c’è trapianto. E la donazione è un gesto fondamentale. Come amministrazione regionale dobbiamo iniziare a sensibilizzare, a portare avanti un’educazione della donazione. E lo dobbiamo fare cominciando a lavorare non solo in ambienti sanitari, ma anche in quello della scuola, del mondo degli adolescenti, in modo che diventi un moltiplicatore di sensibilizzazione. E dobbiamo intervenire, perché sono oltre 5mila le persone in attesa di trapianto in Italia. La donazione e il trapianto devono essere due rette che camminano sullo stesso circuito, un po’ come le rotaie del treno: una è fondamentale per l’altra’.
‘Ringrazio il presidente Aurigemma- ha affermato il Commissario Straordinario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli- perché ha messo insieme le due parole fondamentali di questa giornata: trapianto e donazione. La bellezza, la centralità della parola ‘donazione’ è tutto. Più volte abbiamo avuto occasione di dire che dobbiamo rilanciare il nostro essere comunità, il nostro essere persone che fanno cose per le persone. Pochi gesti sono così profondi nelle varie fasi di tutta la vita come il donare parte di sé stessi perché l’altro di questa comunità continui a vivere’.
‘È vero- ha poi spiegato Marchitelli- non c’è trapianto senza donazione. Ecco una realtà in cui non è importante essere centro, forse è più importante essere periferia, forse è più importante il momento della raccolta che, unita all’evoluzione della scienza e a quegli straordinari medici e professionisti di cui ha parlato il presidente Aurigemma, arriva a dare qualità e non solo vita, non solo sopravvivenza. Ancora una volta è indispensabile la nostra partnership con Tor Vergata, realtà alla quale siamo legati storicamente, funzionalmente, con una prossimità territoriale, per un investimento nel futuro, con i nostri giovani che lì studiano e che qui verranno a lavorare”.
”L’Azienda sanitaria- ha sottolineato il Direttore Sanitario Asl Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina– è una grande comunità e per poter risolvere i problemi di tanti cittadini che con il trapianto continuano una vita normale penso che un’Azienda sanitaria debba avere sani principi etici. Questo è il tentativo che questa Azienda sanitaria sta mettendo in campo, perché accanto alla produzione di salute vuole avere la visione dell’integralità dell’uomo. Il mio augurio è che i risultati del 2023 in ambito trapiantologico possano migliorare ancora e che l’Italia possa essere sempre più un Paese civile che tiene alla salute dei propri cittadini e che sviluppi una cultura della vicinanza agli ultimi’.
‘L’evento organizzato oggi presso l’Ospedale dei Castelli- le parole di Giuseppe Tisone, professore ordinario di Chirurgia generale all’Università di Roma Tor Vergata- entra nell’ottica della collaborazione fra il Policlinico e questa struttura. Abbiamo condiviso le attività che si svolgono da noi, che sono l’attività trapiantologica, in particolare il trapianto di fegato, reni e pancreas, oltre alla chirurgia epatobiliopancreatica. In questo senso la collaborazione esistente con tutto il territorio è fondamentale per dare a tutti questi pazienti affetti da patologie molto importanti un riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità. L’Ospedale dei Castelli ha la sua collocazione, fa un ottimo lavoro per una serie di patologie. È chiaro che quando entriamo in un settore un po’ più particolare come questo, c’è bisogno di avere un riferimento possibilmente vicino che ci aiuti a risolvere i problemi di questi pazienti’.
‘La cultura del trapianto- il messaggio della dottoressa Maria Teresa Lonardo, chirurgo del Policlinico di Tor Vergata e membro dell’équipe del professor Tisone- deve essere divulgata, perché aumentando la consapevolezza relativa alla donazione e al trapianto aumenteremo anche il numero dei donatori e, quindi, il numero dei trapianti, ridurremo il numero dei rifiuti alla donazione e riusciremo a offrire una soluzione alla grande parte dei pazienti che sono in attesa’.
‘Tutto questo- ha continuato Lonardo- è frutto di uno straordinario lavoro multidisciplinare. Intorno a una donazione e a un trapianto c’è infatti un numero incredibile di professionisti come medici e infermieri, ma vi sono anche le istituzioni politiche e i coordinamenti a livello regionale e nazionale’.
‘L’attivita trapiantologica e quella della donazione- ha evidenziato il direttore sanitario ff del Policlinico di Tor Vergata, Andrea Magrini- sono due elementi che ormai da molti anni hanno trovato un’attività di integrazione e funzionalità nella nostra struttura. Stiamo dunque parlando di vere e proprie eccellenze. Il fatto che oggi si parli di territorio è strategico: il Policlinico, con la sua attività di trapianti, deve trovare una diffusione culturale anche nella popolazione, ma si tratta di un percorso molto complesso’.
‘Per noi- ha concluso la Direttrice del Dipartimento di Emergenza-Urgenza della Asl Roma 6, Carla Giancotti– l’argomento ‘trapianti’ è sempre stato importante, sia consci del nostro ruolo di anestesisti rianimatori nel Procurement, sia come Pronto soccorso per la segnalazione. Siamo sempre al fianco del paziente che necessita di trapianto e la nostra azione vuole essere ancora più incisiva e di supporto. Qui non facciamo gli interventi per i trapianti, ma siamo territorio, ovvero quello che procura e si occupa del Procurement’.