È stata una conferenza stampa ricca di spunti e di contenuti quella che si è tenuta giovedì sera al Molo 21 dei Laghi di Sibari. Un confronto franco e appassionato dove, in 45 minuti, il sindaco Giovanni Papasso ha raccontato tutta l’attività svolta dal sindaco e dall’amministrazione comunale per il complesso nautico sibarita dal 2012 ad oggi. Un grande lavoro che mai nessun sindaco aveva fatto prima.
Tanti, si diceva, i punti toccati: il rilancio e il recupero igienico ambientale, il finanziamento del nuovo Porto Canale degli Stombi che sarà intitolato alla compianta presidente della Regione Jole Santelli, il potenziamento della pubblica illuminazione, la nuova rete fognaria, tutta l’azione messa in campo nei confronti del privato per il recupero di tutte quelle negligenze mai sanate in passato ma che sono state e devono essere superate perché, anche i privati, devono fare la loro parte visto che il pubblico la sta facendo. Ancora, l’importante decisione di acquisire il potabilizzatore e la rete idrica per aggiungerla ad un circuito qualificato delle acque e collegarlo alla gestione di Sorical e Arrical voluta dalla Regione Calabria e non dal Comune sibarita. «In tutta Italia – ha rimarcato Papasso – le reti idriche sono gestite dagli Enti pubblici. Motivo per cui ai Laghi non è possibile una gestione ibrida».
Ma non solo: si è parlato anche dei lavori di bitumazione della dorsale e della strada di accesso «un intervento – sottolinea Papasso – mai realizzato prima e che doveva essere realizzato decenni fa dal privato. Una chimera che abbiamo reso realtà grazie alla mia amministrazione comunale».
Certo il sindaco socialista ringrazia chi ha lavorato fianco a fianco con l’amministrazione comunale permettendo questa bitumazione e, soprattutto, l’ottenimento del finanziamento pari a circa 10 milioni di euro che servirà per rifare il porto-canale di accesso al complesso nautico. «Il tappetino di asfalto e il progetto (e il relativo finanziamento) per realizzare il nuovo Porto dei Laghi di Sibari lo abbiamo realizzato con i fondi della Regione Calabria e per questo ringrazio la compianta onorevole Santelli, il Presidente Roberto Occhiuto, l’assessore Gianluca Gallo e l’ex assessore Fausto Orsomarso per l’impegno dimostrato e perché hanno lavorato per i Laghi ma i cittadini non devono dimenticare che con la mia amministrazione e grazie al lavoro degli uffici comunali abbiamo partecipato a dei bandi pubblici e stavamo lavorando da diversi anni al nuovo accesso al complesso nautico. Per arrivare a certi risultati c’è bisogno di essere in due: Comune e Regione, da soli non si va da nessuna parte. Lavoriamo in sinergia istituzionale».
Ma non sono mancati anche i momenti intensi e più carichi di tensione soprattutto quando si è parlato delle polemiche nate dall’acquisizione dell’acquedotto e della rete di distribuzione dei Laghi e sul ruolo, il funzionamento e il futuro dell’Associazione Laghi di Sibari.
«L’AssoLaghi deve continuare ad esistere e ampliare anche il suo raggio di azione ma il sistema del voto tramite deleghe per l’elezione degli organi di gestione dell’Associazione dei Laghi di Sibari – ha insistito Papasso – è un sistema farlocco, anti democratico. Bisogna dare la possibilità di avere un sistema che, invece, ad una testa faccia corrispondere un solo voto. Solo così si realizzerà il vero principio democratico. I Laghi di Sibari rappresentano il fiore all’occhiello del sistema turistico non solo del Comune ma dell’intera Regione e non possono essere sviliti da atteggiamenti puerili o usati a scopo di potere politico. So di telefonate fatte per svuotare questa conferenza stampa, ne prendo atto così come prendo atto che non ci sono riusciti. La gente ha voglia di sapere e conoscere come stanno davvero le cose. Questi atteggiamenti appartengono a una politica meschina: bisogna capire che i Laghi non sono un orticello ma si devono aprire al mondo e anche la misura dell’acquedotto va in questa direzione». Per il sindaco di Cassano anche la gestione dell’acquedotto pubblico va in questa direzione e serve a consolidare ancora di più il rapporto con la Regione Calabria che vuole una gestione pubblica con Arrical e Sorical. «È controtempo – ha ribadito rispondendo ad una domanda specifica – chi, per inqualificabile interesse di bottega, vuole agire con altri sistemi o seguendo altre logiche».
Un esempio dell’interesse pubblico dell’ammirazione comunale sui Laghi è stato rimarcato proprio in questi giorni dal Consiglio di Stato (e prima ancora dal Tar) che, riconoscendo la linea del Comune di Cassano ha rigettato il ricorso di una impresa esclusa perché – per gli uffici – c’erano degli interventi che andavano ad apportare, tra l’altro, migliorie al privato.
«Abbiamo solo fatto il nostro dovere – chiude Papasso – andiamo avanti su questa strada. In passato qualcuno per aver fatto il mio dovere proprio ai Laghi mi costruì addosso una inchiesta. Parlo di quegli stessi soggetti che oggi cercano di bloccare la mia azione amministrativa. Ricordo che il Presidente di AssoLaghi nel 2019 dichiarò pubblicamente con tanto di nota stampa che si doveva costituire parte civile in una inchiesta che non aveva modo di esistere come hanno dimostrato i tribunali. Giustizia è stata fatta e gli accusatori palesi e occulti sono stati sconfitti. È ormai chiaro come alcuni usano i Laghi per interessi personali ed elettorali: su questo bisogna aprire una discussione. Anche perché non è possibile che, in maniera banditesca per grossi interessi personali, si sia capaci di far bere acqua putrida alla gente. Continueremo a lavorare per la tutela della salute e per proteggere la salute dei cittadini e per il futuro degli operatori».
Giovanni Papasso
Sindaco di Cassano All’Ionio