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A Napoli il 10 agosto Biagio Maimone presenta il libro “La Comunicazione Creativa per lo sviluppo socio-umanitario” che ha ricevuto la benedizione Apostolica di Papa Francesco

Da Napoli a New York: il giornalista meridionalista porta la cultura italiana nel mondo: “Adoro Napoli, la sua gente, la sua storia, le sue tradizioni, la sua cultura, i suoi profumi. 

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Napoli è l’eterna Capitale Italiana della Cultura della bellezza ed io mi sento napoletano nel cuore e nell’anima”

 

 

Napoli, 9 agosto 2024 – Il giornalista Biagio Maimone, ideatore del sito “Progetto di Vita per il Sudwww.progettodivitasud.it per il riscatto del popolo meridionale e del progetto – ancora in fase di stesura – “Napoli Capitale della nuova cultura del Sud del Mondo per l’inclusione e la solidarietà“, presenterà a Napoli, il 10 agosto, in occasione de “La Notte delle Stelle” organizzato da

“Voucher – Il Turismo in onda”, di Anna Di Maria e Paky Arcella, in collaborazione con il Motor Yacht Patrizia della Compagnia di Navigazione NLG,

il suo saggio dal titolo “La Comunicazione Creativa per lo sviluppo socio-umanitario” che sta riscuotendo molto interesse in quanto propone la necessità di un nuovo modello comunicativo che ponga al centro la relazione umana ed, ancor più, l’emancipazione morale ed umana della società odierna.

Il libro ha ricevuto la benedizione Apostolica di Sua Santità Papa Francesco. 

Da Napoli il motor Yacht Patrizia raggiungerà Capri mediante un viaggio che racconterà la poesia, le tradizioni, la musica, la cultura e l’arte partenopea.

Vi sarà la partecipazione di personaggi delle Istituzioni, artisti, sportivi, imprenditori ed uomini di spicco del mondo della comunicazione,

Capri narra la bellezza e lo fa con la magia del suo straordinario palcoscenico naturale, con la sua dimensione magica, con la sua storia e con il cinema, che l’ha resa celebre in tutto il mondo.

Capri parla di un’ Italia bella, di una favola colma di musica e di amore e genuinità.

La serata di Gala, che potrà imbarcare Max 200 privilegiati, vedrà la degustazione di prodotti eccellenti enogastronomici e un intrattenimento musicale stile caprese.

Tutto il resto sarà pura poesia. Diversi prodotti di eccellenza , a partire dal caffè “Prezioso”,  condiranno l’evento con il sapore “Made in Italy”.

“È un onore presentare il mio libro nel viaggio tra Napoli e Capri a bordo del Motor Yacht Patrizia

Adoro Napoli, la sua gente, la sua storia, le sue tradizioni, la sua cultura, i suoi profumi.

Napoli è l’eterna Capitale Italiana della Cultura della bellezza ed io mi sento napoletano nel cuore e nell’anima” ha dichiarato il giornalista che in più occasioni ha affermato di sentirsi figlio adottivo della città di Napoli. 

Maimone è, inoltre, Direttore dell’Ufficio Stampa dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lazhi Gaid, gia Segretario di Papa Francesco.

Ed è proprio a Sua Santità Papa Francesco che il giornalista ha dedicato il suo libro edito dalla Casa. Editrice TraccePerlaMeta.

Da Napoli a New York la cultura italiana viaggia nel mondo: il giornalista presenterà il suo testo martedi 15 ottobre, alle ore 17.30, nella Sala Conferenze dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, a Park Avenue.

Il libro sta riscuotendo molto interesse in quanto propone la necessità di fondare un nuovo modello comunicativo che ponga al centro la relazione umana ed, ancor più, l’emancipazione morale ed umana della società odierna.

La presentazione del saggio ha ottenuto il Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di New York ed è stato inserito nel programma delle iniziative per l’edizione 2024 della Settimana della Lingua Italiana nel mondo il cui tema quest’anno è “L’italiano e il libro: il mondo fra le righe”.

La metropoli statunitense rappresenta la prima tappa internazionale del giornalista il quale intende presentare la sua opera letteraria nelle principali città europee e negli Emirati Arabi.

Secondo Maimone, Il dialogo è la condizione imprescindibile per realizzare la pace ed esso vive se chi comunica utilizza la

“parola vitale”, tale in quanto  genera la vita e non il conflitto.

La comunicazione è vitale, pertanto, quando fa sgorgare dal cuore umano l’amore per la “Bellezza”, che è l’espressione di un disegno di amore insito nell’interiorità di ogni persona, da proiettare nella realtà per emanciparla e renderla una dimora accogliente per tutti, nella quale non vi è posto per la violenza e la conseguente esclusione. L’Amore per la “Bellezza”,  da veicolare attraverso la comunicazione, la parola scritta e parlata,  inevitabilmente, conduce all’amore per i deboli, per gli ultimi, al fine di renderli forti, inclusi, risvegliando in loro la gioia di vivere.

L’amore per la “Bellezza” si prefigge la diffusione di quella “Parola” capace di veicolare la “Pedagogia della Pace”, che crea ponti di umanità e quel dialogo che fa vivere le differenze, accogliendole in un progetto di vita.

“Nel mio saggio ho voluto porre in luce la necessità di creare un modello comunicativo che tenga conto dell’importanza inconfutabile dell’uso appropriato della parola, superando quelle distorsioni, ormai consuete, che la rendono veicolo di offese, di menzogne, nonché di calunnie, che ledono la dignità umana dell’interlocutore e di ascolta o legge.

Possiamo constatare come spesso i mass media, i social molto di più, veicolano messaggi i cui contenuti sono pervasi dalla violenza e dall’odio sociale, dall’intento di screditare e porre sul rogo chi ritengono essere un avversario.

Ciò che emerge è il farsi strada di una subcultura della comunicazione che rischia di impoverire sempre più la relazione umana, in quanto i messaggi che essa trasmette sono diseducativi.

Nel mio testo, che intende contrastare tale impoverimento culturale e la sua nocività, si rimarca che la parola è vita  in quanto deve generare la vita nelle sue espressioni più nobili e spirituali, perchè essa penetra nelle coscienze individuali e collettive e, se è sorretta dalla violenza e dalla menzogna, crea una coscienza umana che è guidata da disvalori che impoveriscono i singoli individui e, conseguentemente, l’intera collettività ed il contesto sociale.

Umanizzare il linguaggio affinché sia veicolo della ‘Pedagogia della Vita’ definisce il significato autentico del mio impegno giornalistico, che sono certo possa essere condiviso da chi fa della comunicazione lo strumento mediante cui giungere al mondo interiore di chi ascolta, al fine di arricchirlo e non  impoverirlo attraverso un uso distorto e, pertanto, nocivo del linguaggio.

L’ epoca contemporanea pone in luce un crescente smarrimento di natura  spirituale e morale, che si riflette sulla relazione umana, sulle relazioni tra gli Stati e i Continenti dell’intero universo, generando conflitti, nonché povertà morale e materiale. Ne è testimonianza l’insorgere continuo di conflitti in numerosi territori del mondo.

Quel che manca è la ‘Cultura Umana’ , la ‘Cultura della Fratellanza Umana’ e  la ‘Cultura’ intesa come conoscenza profonda della realtà e del significato autentico del valore dell’essere umano,  in quanto soggetto pensante, nel cui mondo interiore vivono i valori che gli  attribuiscono un valore regale rispetto a tutte le altre creature ed, ancor più, rispetto alle cose” ha dichiarato Biagio Maimone, il quale ha sottolineato inoltre: “La cultura umana consente di cogliere la bellezza depositata nell’interiorità della persona, generata dallo splendore divino che alberga nell’animo umano.

E’ compito di chi comunica porre al centro la ‘Cultura Umana’ ed, in tal modo, rimarcare il valore supremo dell’essere umano, che lo distingue dalle cose materiali.

Per tale motivo intendiamo insegnare, partendo dai rudimenti della conoscenza, quell’arte che già Fromm rivendicava come valore supremo, che è l’arte di amare. Occorre insegnare, pertanto, ad amare. Occorre, pertanto, comunicare l’amore.

Ed ecco la necessità di fare in modo che la nostra pedagogia comunicativa sia tesa al recupero dei valori dell’arte e della spiritualità, entrambi appartenenti alla sfera etica e morale della vita dell’individuo, necessari per alimentare e far progredire ogni dimensione della vita umana.

Si tratta di ritrovare la bellezza morale attraverso la comunicazione, che diviene, innanzitutto, insegnamento morale, talmente incisivo da poter migliorare l’interazione umana”.

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