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Tutti gli appuntamenti del secondo fine settimana dell’Orvieto Festival.

Grande successo per il primo week-end aperto da Nicola Piovani e l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani

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Tutto pronto per l’attesissimo secondo week-end dell’Orvieto Festival della Piana del Cavaliere che prenderà il via da giovedì 12 settembre alle ore 21. Sarà la volta dello spettacolo “Il Diario di Gian Burrasca”, liberamente tratto da Il giornalino di Gian Burrasca di Vamba, con gli attori Camilla Berardi e Marco Saccomandi e musiche di Nino Rota eseguite dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani. Uno spettacolo sempre attuale che vuole toccare, con la tipica irriverenza e, a volte, inconsapevolezza del personaggio, la distanza tra ragazzi e adulti spingendo quest’ultimi ad affrontare le numerose incoerenze che spesso contraddistinguono il mondo dei grandi.

Ed ancora venerdì 13 settembre, ore 21, appuntamento con Giacomo Puccini nell’anniversario dei 100 anni dalla morte del celebre compositore con lo spettacolo “Amate, disperate donne mie” di Sandro Cappelletto. Un excursus tra le dive di Puccini, accomunate dal destino della morte, che sia naturale o violenta, voluta dall’autore. Lucia Poli e Sandro Cappelletto ripercorrono, con la soprano Cinzia Forte e il pianoforte di Marco Scolastra, le famose arie e brani strumentali di Puccini, tratti da La Bohème, Tosca, Manon Lescaut, Suor Angelica, Madama Butterfly e Turandot.

Sabato 14 settembre alle 17.30 Riccardo Cambri si esibirà al pianoforte nello spettacolo “Armonie delle piccole cose. Impressioni e trasfigurazioni classico-romantiche” con le musiche di Beethoven, Schubert, Liszt, Debussy e la voce recitante di Edoardo Siravo per i versi di Gozzano e Leopardi. Alle 21, “Rita”, opéra-comique in un atto di Gaetano Donizetti, libretto di Gustavo Vaez, a cura dell’Accademia del Teatro Carlo Felice di Genova. Un’opera che è considerata un piccolo gioiello sia per la sua vivacità che per la perfetta rispondenza fra tempi musicali e tempi scenici.

Ultimi appuntamenti in calendario domenica 15 settembre. Alle 11, “Il granchio e l’onda”, un racconto poetico per grandi e piccini, a cura de La Corelli, che ricorda una favola classica e narra di un granchio che affronta le sue paure e scopre l’amore per un’onda. Alle 18.30 gran finale con Giorgio Pasotti e l’Orchestra di Fiati dell’Umbria diretta da Giovanni Ieie che riunirà le bande dell’Umbria in un progetto unico e di ampio respiro sociale e artistico.

 

L’VIII edizione dell’Orvieto Festival, dedicata al tema delle “Metamorfosi”, è stata inaugurata lo scorso fine settimana. Da giovedì 5 settembre il Teatro Mancinelli ha aperto le porte ad una serie di eventi pomeridiani e serali che hanno coinvolto un pubblico numeroso, grazie ad una programmazione eterogenea e di grande qualità, in grado di soddisfare tutti i gusti.

L’anteprima di giovedì 5 settembre è stata affidata al concerto “Ensemble InCanto”, ultima tappa della prima parte del Festival “Vis à Vis” dell’Associazione InCanto di Terni, una collaborazione importante tra i due festival che rafforza il legame tra le realtà culturali del territorio. Diretto da Fabio Maestri con il soprano Elisa Cenni e l’Ensemble In Canto, il concerto mette faccia a faccia Giacomo Puccini e Gustav Mahler, che possono essere considerati i più significativi rappresentanti rispettivamente della musica italiana e di quella mitteleuropea tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Di Puccini è stata eseguita una composizione da concerto, l’Adagetto, che Fabio Maestri ha diretto in una sua trascrizione realizzata proprio per quest’occasione. Di Mahler la Sinfonia n. 4, nella celebre trascrizione per orchestra da camera che ne fece Erwin Stein nel 1921, molto apprezzata perché è fedele allo spirito e alla lettera dell’originale ma allo stesso tempo permette di afferrare i meravigliosi dettagli della ricca orchestrazione.

La trascrizione per due pianoforti S.464 di Franz Liszt della Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven è andata in scena venerdì 6 settembre. Un omaggio al grande compositore di Bonn, verso il quale Liszt nutriva una grande ammirazione e interpretata egregiamente da Davide Cavalli e Davide Muccioli.

Si è tenuto, inoltre, l’ormai consueto appuntamento con la conferenza letteraria legata al tema del Festival: Metamorphosen – Il suono del dolore, tenuta dal Prof. Bruno Milone in cui è stato affrontato il rapporto tra la musica e la realtà politica e sociale negli anni dei Totalitarismi.

Il concerto di inaugurazione “Tre Fenomeni” porta la firma del premio Oscar Nicola Piovani che ha diretto l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani in tre originali e nuove composizioni per flauto e piccola orchestra scritte da Piovani stesso – Tsunami, Eclissi Lunare e La Tortorella – traendo ispirazione da tre concerti per flauto e orchestra di Vivaldi (La Tempesta di mare, La notte, Il Gardellino). Al flauto Massimo Mercelli. Una collaborazione con Umbria Green Festival per un concerto che ha voluto essere un omaggio alla natura e a un grande artista del passato.

Di grande impatto emotivo la rappresentazione multisensoriale “Ladre di sabbia” con la sand artist Gabriella Compagnone, la voce narrante di Guido Barbieri e le musiche eseguite dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, composte e arrangiate da Marcello Fera. “Ladre di sabbia” racconta l’emozionante storia delle

 

schiave di Capoverde con gli strumenti della parola, delle immagini e della musica. Protagoniste del racconto le visioni create dal vivo, utilizzando non a caso lo strumento della sabbia, da Gabriella Compagnone, una delle artiste di punta di questa tecnica originale e innovativa. L’artista ha modellato la sabbia su di un piano luminoso proiettando lo spettatore in un suggestivo viaggio scandito da immagini in continuo divenire.

Il Gruppo Swing “Cherries on a Swing Set”, molto caro agli abitanti del territorio umbro, si è esibito in un viaggio senza strumenti in 100 anni di musica italiana e internazionale. Un susseguirsi di canzoni pop, ballate, classici del rock, standard jazz e incursioni nel folk. Con uno stile personalissimo e arrangiamenti originali, il sestetto a cappella con l’uso delle sole voci ha arricchito lo show con una particolare attenzione per l’aspetto visual e scenografico.

Dunque, un programma ricco di appuntamenti eterogenei e di elevata qualità, uniti tutti da un unico filo conduttore: l’elevazione della musica e dell’arte in tutte le sue sfaccettature, diventando punto di riferimento della città e proiettando Orvieto e il suo Festival sempre più in alto nel panorama musicale italiano e straniero.

L’Orvieto Festival della Piana del Cavaliere gode dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, della Regione Umbria e di RAI Umbria. A suo sostegno anche il Ministero della Cultura, la Città di Orvieto e la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, nonché le collaborazioni con la Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, Cittaslow Orvieto, l’Università delle Tre Età, l’Opera del Duomo e la Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole”.

I biglietti sono disponibili a questo link https://ticketitalia.com/concerti/festival-della-piana-del-cavaliere-2024 e presso la biglietteria del Teatro Mancinelli.

Per informazioni scrivere a info@festivalpianadelcavaliere.it

 

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