L’Italia si conferma leader nella produzione di Superyacht diventando punto di riferimento per la formazione dei professionisti del settore nautico:
Il punto di vista dell’imprenditore Nicola Carbonara in questi giorni al Cannes Yachting Festival
Si è inaugurato il 10 settembre il Cannes Yachting Festival che, fino al 15 settembre, presso Vieux Port e Port Canto, riunirà i protagonisti della nautica da diporto con un’esposizione, in anteprima, delle loro principali novità. Se questa è la kermesse per eccellenza in cui ogni Paese mostra il proprio know how nel campo della nautica, che ruolo gioca l’Italia?
Non vi sono dubbi che il Belpaese sia leader mondiale nella produzione di Superyacht. Sono i numeri a confermarlo: 4,4 miliardi di euro, infatti, è la cifra relativa al giro di affari che ruota intorno alla cantieristica nautica italiana. Dati, questi ultimi, riportati in uno studio condotto da Confindustria Nautica e Deloitte, dal titolo “The state of the art of the global yachting market” (https://confindustrianautica.net/nautica-il-mercato-globale-cresce-del-11-e-raggiunge-i-33-miliardi-di-euro/ ). Uno studio che ha registrato una continua crescita del mercato globale della nautica che, nell’ultimo anno, ha raggiunto i 33 miliardi. In questo scenario di costante evoluzione l’Italia sa farsi notare in termini di qualità ed eccellenza. Con ben 4,4 miliardi di euro, negli ultimi due anni, il valore della produzione cantieristica nautica italiana è aumentato del 20% rispetto al passato.
Ed una crescita così vertiginosa del settore merita un costante e parallelo sviluppo di un’adeguata formazione di figure professionali che operano nel mondo nautico. Un personale altamente qualificato che necessita di competenze e conoscenze specifiche ed indispensabili a chi sogna di salire e lavorare a bordo di un superyacht. Lo sa bene l’imprenditore Nicola Carbonara, fondatore di numerosi istituti tra cui IET – Istituto Europeo del Turismo. Un ente di studio e ricerca che tra i suoi percorsi formativi ne include quelli dedicati alle figure di Hostess & Steward di bordo per Yacht, Marinaio per lo Yachting nonché per Chef di bordo. Proprio nell’ambito dei superyacht la cantieristica nautica italiana è leader mondiale con una quota di mercato pari al 54%.
Quest’ultimo dato è indice anche di un altro ambito di cui l’Italia ha il primato. Oltre a mettere a disposizione della nautica mondiale il talento di figure professionali come Hostess e Steward di bordo, nonché marinai, l’Italia rappresenta da sempre l’eccellenza del design e dell’interior design di Yacht. Aspetto che non poteva sfuggire alla lungimiranza di Nicola Carbonara, fondatore, tra i suoi istituti, anche di IDI – Italian Design Institute, incubatore di brillanti designer i cui progetti sono pronti ad affascinare il mondo. Dunque, in qualità di grande appassionato ed amante del settore dalla Nautica in tutte le sue molteplici sfaccettature, l’imprenditore ormai abituè di Saloni Nautici internazionali, è approdato in questi giorni al Cannes Yachting Festival.
<<Durante la mia visita al Salone, ho avuto modo di constatare, ancora una volta, quanto esso sia straordinario e ricco di novità. Fanno da padroni di casa i superyacht poiché tutti i cantieri tendono sempre più a costruire yacht sempre più grandi per rivolgersi ad un target internazionale e dotato di importanti risorse economiche. Quindi, tutti i cantieri crescono in termini di dimensioni riservando meno spazio alle imbarcazioni minori>>. Sono queste le prime impressioni di Carbonara sull’attuale edizione del Cannes Yachting Festival in merito al quale afferma, inoltre: << Ho notato un alto livello tecnologico, molta innovazione, un intenso utilizzo della domotica che hanno, ormai trasformato le barche in vere e proprie navicelle spaziali che viaggiano sull’acqua. Tanta attenzione viene riservata non solo alla navigabilità dell’imbarcazione ma anche al design che punta alla creazione di ville galleggianti utilizzate dagli armatori più come dimore che come mezzi di navigazione. Questa è la percezione che ho avuto osservando le barche in esposizione caratterizzate da lusso, eleganza e dotate di ogni confort>>.
<<Un dato certo>>, prosegue, << è che ormai si registra una ripresa a pieno ritmo della produzione delle imbarcazioni, che aveva subito una battuta d’’arresto a causa del Covid ed una conseguente situazione di stallo nel mercato dell’usato. La ripresa della produzione ora ha permesso, non solo di offrire nuove imbarcazioni, ma anche di riapprovigionare il mercato dell’usato>>. E, in merito al contributo dato dalla formazione Made in Italy, messa in atto attraverso istituti come IET, l’imprenditore conclude: <<La richiesta di personale qualificato come marinai, hostess, steward e chef di bordo è, dunque, altissima e ancora insoddisfatta. Sicuramente stiamo lavorando molto bene in questa direzione per soddisfare le continue richieste da parte di armatori che necessitano di queste figure professionali>>.
Dalla progettazione di avveniristici yatch allo sviluppo delle competenze professionali necessarie per lavorare a bordo di un’imbarcazione di lusso, gli istituti fondati da Carbonara sono ormai un punto di riferimento internazionale per chi ambisce ad una carriera nel settore della Nautica. In un paese come l’Italia che vanta oltre 7.500 chilometri di costa e che vede nella nautica da diporto una risorsa indispensabile per l’economia turistica, investire nella formazione di talenti che possano esportare l’eccellenza Made In Italy in tutto il mondo è una vera e propria missione. Una missione che l’imprenditore persegue da oltre vent’anni con dedizione e tenacia. E, questa edizione del Cannes Yachting Festival gli ha dato un’ulteriore conferma che la direzione, anzi ‘la rotta’ intrapresa, è quella giusta.