De Toni, Sindaco di Udine, nuovo delegato ANCI per Università e Ricerca:
“Ius Scholae strumento di inclusione, dall’ANCI parta un appello”
Il Sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, è stato nominato delegato all’Università e Ricerca nell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). L’incarico, conferito dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nuovo Presidente di ANCI, rappresenta un riconoscimento di prestigio per l’intera comunità di Udine e del Friuli Venezia Giulia, oltre che per il Sindaco De Toni, che ha dedicato oltre 40 anni al mondo accademico e istituzionale.
“Integrazione e coesione sono obiettivi europei, ma noi sindaci lavoriamo nel quotidiano per realizzarli. Lo ius scholae sarebbe un grande strumento per promuovere l’inclusione sociale, tema centrale per lo sviluppo di ogni comune italiano. Nonostante le decisioni non spettino a noi, ANCI può lanciare un appello importante in questa direzione.” Così ha cominciato il Sindaco il suo intervento nel panel di apertura della seconda giornata della 41ª Assemblea Nazionale ANCI a Torino.
De Toni, già Rettore dell’Università degli Studi di Udine, Segretario Generale della Conferenza dei Rettori Italiani e Presidente della Fondazione CRUI, porta con sé un’esperienza unica, unendo competenze accademiche e una visione gestionale ispirata alla teoria della complessità.
“Il successo si raggiunge con le alleanze. – ha proseguito il Sindaco illustrando il modello adottato nel capoluogo Friulano – A Udine lavoriamo con 7 patti di cooperazione che coinvolgono istituzioni, terzo settore e cittadini. La città guida l’ambito socio-assistenziale per il contrasto alla marginalità, lavorando a stretto contatto con 9 comuni limitrofi. Promuoviamo inclusione con progetti per minori non accompagnati, con il supporto della Prefettura, delle categorie economiche e delle associazioni locali, e affrontiamo sfide come quella dei dormitori, che da soli non bastano a risolvere il problema delle nuove povertà.”
Nel suo intervento il Sindaco De Toni ha sottolineato l’importanza dell’integrazione e della coesione sociale, descrivendo in dettaglio le alleanze messe in campo, tra cui quella con i nove Comuni limitrofi per la gestione condivisa dell’ambito socio-assistenziale, quella con la Prefettura per l’inserimento dei minori non accompagnati in percorsi di formazione e lavoro, quelle con le associazioni, con gli enti del terzo settore e con le comunità religiose del territorio. “Siamo consapevoli delle crescenti disparità sociali e lavoriamo con determinazione per contrastare le nuove povertà e le marginalità, affrontando con spirito collaborativo anche i problemi più complessi.” ha spiegato.
De Toni ha poi evidenziato il ruolo cruciale dello sport nella costruzione di comunità più coese. “A Udine, collaboriamo con centinaia di associazioni sportive, che rappresentano un modello di integrazione e di aggregazione fondamentali per lo sviluppo educativo dei giovani. Lo sport non è solo competizione, ma anche un formidabile strumento di coesione sociale.”
L’intervento si è concluso con un richiamo al valore della partecipazione civica. “L’alleanza più importante è quella con i cittadini: attraverso progetti nei quartieri e iniziative per la sicurezza partecipata, miriamo a rafforzare il senso di appartenenza e la qualità di vita delle nostre concittadine e dei nostri concittadini.” Chiude il Sindaco riprendendo le parole di Don Luigi Ciotti: “Davanti alle tante divisioni che si possono sviluppare all’interno dei comuni, dei territori regionali e interessano tutto il paese, quella più desolante é quella generazionale. Lavoriamo insieme per dare ai giovani qualcosa in cui credere.”