Ikos, il progetto sul bullismo della regione Lazio.
A Spazio Scena ha avuto il via il progetto dell’osservatorio della legalità e sicurezza della Regione Lazio, Ikos, ideato e creato dal regista pugliese Giuseppe Sciarra, dall’avvocato Rosangela Pisano e dal presidente del C.N.C.M, (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Tipo Familiare per i Minorenni) e del CNCA, (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Gianni Fulvi.
Il progetto Ikos è stato voluto fortemente dal vicecapogabinetto della Regione Lazio, Civita di Russo e si basa su una serie di incontri che gli studenti delle scuole del Lazio avranno coi suoi ideatori, il regista teatrale Enrico Maria Carraro Moda e la psicoterapeura Michela Savino, allo scopo di aiutarli a confrontarsi con lo spettro del bullismo e di fornire loro degli strumenti per provare a contrastarlo.
Ikos teaser: https://youtu.be/u18HfZxrBgg?si=JSh6rJP6BL0_C_g1
Ikos parola greca che significa araba fenice è anche il titolo di un documentario diretto da Sciarra in cui quest’ultimo denuncia il bullismo subito quando era adolescente. Il corto è interpretato dall’attore Edoardo Purgatori che attraverso un transfer col regista ci racconta la sua storia di soprusi nell’Italia meridionale degli anni 90. Ed è dalla visione di questo cortometraggio che parte il progetto Ikos, dalla riflessione delle violenze che racconta e che portano di volta in volta, gli studenti delle scuole e i loro insegnanti a confrontarsi su questo tema per comprenderne le dinamiche e la drammaticità a cui sono esposti molti adolescenti.
Con Ikos l’osservatorio di legalità e sicurezza vuole dare la possibilità ai ragazzi e alle ragazze di reagire ad ogni forma di abuso in modo che essi posso essere spinti a parlarne e ad affrontare il problema senza doversene vergognare. Nella sua ultima fase il progetto Ikos prevede che i ragazzi attraverso un laboratorio creativo mettano a frutto le proprie inclinazioni artistiche e come ha fatto Sciarra col corto esorcizzino un disagio, un problema, una violenza con la creatività.
Credits photo Priscilla Nutshell