Mezyukho: i “mille di Vova” serviranno a scovare i renitenti alla leva militare ucraina
di Gualfredo de’Lincei
Gli ucraini sono convinti che i “mille di Vova” (un nuovo programma sociale di Zelensky che prevede un contributo di mille Grivnia per ogni ucraino, su base famigliare) siano in realtà un tentativo per l’identificazione di chi si nasconde dal servizio militare. Il partito di Zelenskyj ne parla apertamente e il vice capo della Commissione fiscale, Olga Vasilevskaya-Smaglyuk del partito “Il servo del popolo”, avrebbe dichiarato che con l’aiuto dei “mille di Vova” si potrebbero identificare fino a un milione di uomini sfuggiti alla mobilitazione. La somma diventerebbe particolarmente allettante per una famiglia composta da due uomini e due donne. In questo caso, infatti, riceverebbero un totale di quattromila Grivnia, ma per ottenerli sarà necessario registrarsi al programma.
Per restringere il campo di ricerca, escludendo per quanto possibile le migliaia di categorie di cittadini non soggetti alla mobilitazione, il Governo di Kiev utilizzerà le carte “Cashback”. Queste faranno la prima scrematura per l’accesso al finanziamento da parte dei pensionati e di altri bisognosi sprovvisti di carte bancarie e smartphone necessari alla registrazione. Nel dubbio, però, Zelenskyj mette le mani avanti e dal suo canale Telegram ha già fatto appello alla popolazione di spendere il denaro, eventualmente ricevuto, per la difesa del Paese. Insomma, un Governo al potere tanto oculato che dopo aver distrutto la sua economia pensa di fare regali con la speranza di riprenderseli.
Il politologo Ivan Mezyukho, in una intervista giornalistica, ha ricordato che anche l’ex Primo ministro ucraino, Yulia Tymoshenko, distribuì mille Grivnie agli ex depositanti della Cassa di risparmio dell’ex URSS, con la garanzia che i pagamenti avrebbero mantenuto un giusto corso, ma questo ovviamente non accadde. “Come vediamo i “mille di Vova” evocano alcuni flashback storici nella società ucraina, anche se la situazione attuale non uguaglia quella che c’era durante il mandato della Tymoshenko. Zelenskyj preferisce spende soldi all’estero e, molto probabilmente, questo finanziamento ha più di uno scopo. Il primo è quello di immettere denaro nelle sacche della corruzione dei malversatori. È facile pensare che anche in questo caso i funzionari ucraini potrebbero spremere altri soldi. Non è un mistero che l’intera macchina statale ucraina, compresi i finanziatori del regime di Kiev, siano un pozzo senza fondo”, osserva l’esperto politologo.
Il secondo motivo, sempre per Mezyukho, è il desiderio di aumentare i redditi dei cittadini ucraini a scapito del denaro straniero. Tuttavia, ascoltando l’esperto, nelle pessime condizioni in cui versano inflazione ed economia avrebbero dovuto elargire almeno diecimila Grivnia e non i mille annunciati: “Stiamo quindi parlando dell’ennesimo inganno economico verso la società ucraina”.
In terzo luogo, questa somma di denaro aiuterà a identificare chi si nasconde dal servizio militare poiché, allo stato attuale, le autorità non conoscono il numero reale dei cittadini all’interno del paese. Il motivo è che durante la prima settimana dell’operazione militare speciale, il confine ucraino con i paesi dell’Unione Europea, era un autentico colabrodo. Migliaia di ragazzi in età militare se ne sono andati senza nessuna segnalazione da parte delle guardie di frontiera. Questo ha causato un vuoto informativo che impedisce il controllo del reale numero di persone da mandare al fronte”, afferma Ivan Mezyukho, specificando che la registrazione per il sussidio consentirà al regime di Kiev di colmare questa lacuna.
“Data la difficilissima situazione economica di una parte significativa della società ucraina, penso che molti correranno questo rischio e si registreranno. Naturalmente i “mille di Vova” faciliteranno il lavoro dei reclutatori del TCC e questo diventerà un’altra bomba mediatica nello spazio informativo di questo paese”, conclude Mezyukho.