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Panico da etilometro, al Mamì arriva il gin “analcolico”

 

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Debutto tiepido per il Tanqueray 0.0%, ma il bartender del locale di Rivabella (Rn) non dispera: “La paura per le multe rischia di cambiare le abitudini dei clienti”

Dal 14 dicembre è entrato in vigore il nuovo codice della strada. Le novità sono tante, a cominciare dalle misure più severe per chi guida dopo aver bevuto alcolici: in pratica, chi verrà trovato al volante con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro dovrà pagare una multa tra i 573 e 2170 euro e vedrà sospendersi la patente da 3 a 6 mesi. Ovviamente, con un tasso alcolemico maggiore le multe e le sospensioni della licenza di guida saranno più pesanti. Si arriva fino alla sospensione della patente per due anni per chi supera il tasso di 1,5 grammi per litro, punibile anche con una sanzione fino a 6mila euro oltre che con detenzione fino a sei mesi.

Tra le grandi novità anche il fatto che tutti coloro che avranno un tasso superiore a 0,8 grammi per litro avranno una sorta di alert sulla patente: un codice che indica l’obbligo di guidare con “alcolock”, il dispositivo che rileva il tasso alcolemico e che impedisce all’auto di avviarsi quando è superiore a zero. 

Una “stretta” che sta preoccupando non poco i gestori dei locali, alle prese con una clientela sempre più forzatamente “astemia” e sempre meno propensa a bere drink e cocktail ad alto indice etilico. Qualcuno, però, sta correndo ai ripari, come il Mamì Bistrot di Rivabella che, tra la sua ricca selezione di spirit e super-alcolici, ha inserito anche il Tanqueray 0.0%, ovvero il primo gin al mondo del tutto alcol-free. Retrogusto vanigliato, robusto e saporito ma senza alcol, con un aroma di Ginepro pungente, una nota di limone ed un elegante finale floreale, Tanqueray 0,0% sta conquistando gradualmente nuovi adepti, anche se non è facile vincere le resistenze di una clientela che, abbinato alla tonica, pretende il gusto, l’aroma e il carattere di un gin vero: “E’ un prodotto difficile – spiega Fabio, bartender del Mamì – perché un gin-tonic senza alcol è un po’ come una carbonara senza uova. I tentavi precedenti, penso ad esempio alla birra analcolica, per quanto reclamizzati, alla fine hanno sempre dato risultati deludenti. Oggi, però, c’è una ragione in più per bere analcolico: la gente è davvero spaventata dal nuovo codice della strada e dunque, se i controlli su strada saranno effettivamente intensi e capillari, nessuno può escludere che le varianti analcoliche, compreso il gin, possano riscuotere in futuro un inatteso successo”.

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