Foto ©Giovanni Cocco
produzione Teatro Metastasio di Prato
“Lo spirito creativo dell’artista (…) può essere metaforicamente rappresentato come la perla che nasce
dalla malattia dell’ostrica: come non si pensa alla malattia dell’ostrica ammirandone la perla, così di
fronte alla forza vitale dell’opera non pensiamo alla schizofrenia che forse era la condizione della sua nascita”. Karl Jaspers
Al Teatro Biblioteca Quarticciolo il nuovo anno parte il 10 e 11 gennaio alle 21 con Claudio Morici che in La malattia dell’ostrica, dopo un’immersione nelle biografie degli scrittori, sfida il mito dell’artista tormentato. Riflettendo sulle vite travagliate di figure come Pavese e Salgari, esplora il legame tra genio e follia. Uno spettacolo prodotto dal Teatro Metastasio di Prato che è diventato recentemente sia un podcast che un libro edito da Fandango.
Dopo aver studiato decine di biografie per un programma tv sui libri, Claudio ha avuto un’illuminazione: gli scrittori sono tutti matti. Hanno subito guerre mondiali, miseria, traumi infantili, come minimo un paio di tragici amori non corrisposti. È gente che sta malissimo, parliamoci chiaro. Il problema è che Claudio, scrittore anche lui, ha un figlio di quattro anni che già manifesta velleità autoriali. Lo assale un dubbio genuino, che rappresenta la genesi dello spettacolo: che fare? Come comportarsi?
Da padre, sembrerebbe non avere dubbi: vietare l’utilizzo della penna! Censurare la poesia! Ma soprattutto contrastare un sistema educativo che se da un lato alimenta lo stigma nei confronti di categorie umane problematiche, dall’altro obbliga milioni di bambini a studiare la visione della vita di persone che… se la sono tolta! Uno spettacolo che ha un effetto “clinico” sullo spettatore, che trova nella condivisione delle medesime la chiave per guarire, perché la “perla” nasce solo dalla malattia dell’ostrica.
Attraverso incursioni nella vita dei grandi e delle grandi della letteratura, Claudio, cercando di restituire a se stesso l’importanza che i libri hanno avuto in un certo momento della sua vita, troverà un modo per accompagnare suo figlio nella tempestosa età adolescenziale. Ma soprattutto compirà un viaggio a ritroso nella propria “età a rischio”, riportando alla memoria come i libri lo abbiano curato. Perché gli scrittori ci salvano la vita.
Claudio Morici, laureato in psicologia, è scrittore, attore teatrale e videomaker. Ha pubblicato sei romanzi tra cui La terra vista dalla Luna (Bompiani, 2009), L’uomo d’argento (E/O, 2012). Il suo ultimo spettacolo La malattia dell’ostrica è prodotto dal Teatro Metastasio di Prato ed è diventato recentemente sia un podcast che un libro (Fandango, 2024). Pochi giorni prima del lockdown era in finale a Italia’s Got Talent, con un pezzo comico in cui recensiva l’elenco telefonico di Roma del 2012. Dal 2020 ha cominciato a girare brevi video satirici, ospitati spesso da Propaganda Live, Internazionale.it, RaiNews, repubblica.it e dall’Unione Buddhisti Italiani. Cura una rubrica video dentro PlayBooks, il programma sui libri di Rai Play.
Crediti
La malattia dell’ostrica
di e con Paolo Morici
produzione Teatro Metastasio di Prato
durata 1h e 10
Per info e prenotazioni
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Ufficio stampa Teatro Biblioteca Quarticciolo
Antonella Mucciaccio
347.4862164 | amucciaccio@fastwebnet.it
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Prossimo spettacolo
24 e 25 gennaio ore 21
Compagnia Licia Lanera
LOVE ME due pezzi di Antonio Tarantino /Teatro
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