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Italia dei Valori: (L’ombra del clan dei Casalesi) Infiltrazioni Mafiose alle elezioni amministrative del 2017) – “I tentacoli della camorra continuano a colpire anche a Lucca”. 

 

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“Purtroppo  la città di Lucca, scrivono dal partito non è nuova a questo tipo di notizia, le mafie purtroppo ci sono e continuano i loro affari ”.

 

I fatti “Giudici e investigatori stanno verificando i contenuti di alcune dichiarazioni di un imprenditore, residente ad Altopascio ma di origini campane, fratello di un noto e potente boss della Camorra, che dal clan Zagaria passò al clan Schiavone dopo la raffica di arresti che aveva falcidiato la compagine del mammasantissima. Il boss era finito in manette durante un rocambolesco blitz a Casapesenna, vista la caratura criminale del fratello dell’imprenditore che vive in Lucchesia la Dda di Firenze ha aperto un fascicolo d’inchiesta per far luce su ciò che è emerso durante le intercettazioni. I fatti risalgono,, ad un’altra operazione della divisione distrettuale antimafia fiorentina, denominata Minerva, che a gennaio scorso ha portato all’esecuzione di 34 ordini di custodia cautelare e sequestri patrimoniali ai sensi della normativa antimafia per oltre 8 milioni di euro ad opera degli uomini dello Scico della Guardia di finanza.

Da questa indagine le fiamme gialle hanno tratto una conversazione telefonica tra uno degli indagati e l’imprenditore di Altopascio,  fratello di un boss dei casalesi di assoluto rilievo criminale. Proprio sulle attività del fratello del boss, che non è indagato nell’operazione Minerva si stanno ora concentrando gli sforzi investigativi per comprendere meglio alcuni aspetti della sua vita in Lucchesia. Tra questi anche una telefonata a un indagato del blitz di gennaio scorso, nella quale l’uomo avrebbe sollecitato un incontro con una persona di centrodestra per eleggere il candidato a Sindaco in vista delle comunali di Lucca del 2017: in cambio di appalti  Così, stando alle intercettazioni, gli uomini dei Casalesi avrebbero influenzato, i voti, . Il centrosinistra, sempre secondo le intercettazioni al vaglio della Dda di Firenze e delle fiamme gialle, non avrebbe garantito tali scambi di ‘cortesie’ ecco perché convergere nel centro destra”.

“Premesso che al momento non ci sono fatti concreti che il candidato del centro destra fosse a conoscenza di ciò e che ci sono indagini in corso che lo verificheranno, noi dell’Italia dei Valori chiediamo il ripristino della legalità concludono congiuntamente Paolo Fidanzi coordinatore regionale della Toscana e Domenico Capezzoli coordinatore provinciale.

Domenico Capezzoli

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