Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani augura a tutto il personale scolastico e alle famiglie un sereno periodo di riposo durante le festività natalizie. In una fase storica caratterizzata da difficoltà economiche e forti aumenti del costo della vita, come quella attuale, il CNDDU auspica maggiore attenzione per i disagi dei docenti, soprattutto quelli fuorisede che incontrano molte difficoltà nel far quadrare i conti a fine mese, barcamenandosi tra affitti, costi dei trasporti proibitivi in prossimità delle feste, spese vive varie. Di tali aspetti si continua a parlare molto poco, facendo finta che il problema non sussista. Continuano le disparità tra classi di concorso dovute a una penalizzazione eccessiva all’interno del sistema istruzione: più volte abbiamo segnalato la situazione ancora irrisolta degli esiliati della legge 107/2015, eppure sono passati sette anni. I docenti della classe di concorso A-46 – discipline giuridiche ed economiche non vengono valorizzati, nonostante le competenze acquisite, e il Diritto rimane fanalino di coda nelle programmazioni per eventuali riforme scolastiche dopo l’introduzione a effetto di una materia, l’Educazione civica, che di fatto non può rispondere, per come è stata configurata, alle molteplici esigenze dell’attuale società. Tendenzialmente gli insegnanti non vengono presi in considerazione in nulla che li riguardi. Non hanno voce in capitolo su tante questioni vitali per la vita scolastica e diventano il parafulmine di molte tensioni sociali; gli stipendi ridicoli, rispetto alle immani responsabilità, ai rischi, alle beghe legali cui si è esposti, scoraggiano e inoltre dequalificano agli occhi dell’opinione pubblica il ruolo del docente. A ridosso del 2022 ci sentiamo di chiedere una maggiore apertura nei trasferimenti interprovinciali con una maggiore attenzione nelle aliquote del contratto della mobilità 2022/2023. I docenti stanno dando prova di altissimo senso civico nel sottoporsi alla vaccinazione coscienziosamente prima di altre categorie, rimanendo al proprio posto di lavoro in condizioni di sicurezza non sempre ottimali pur di garantire servizi di inestimabile valore per la società come l’accesso all’istruzione e una collocazione in ambienti vigilati per tutti gli studenti i cui genitori siano impegnati nelle attività di lavoro durante il giorno. Se l’Italia riparte è merito anche di maestri, professori e formatori che quotidianamente mettono a repentaglio la propria incolumità in nome del benessere collettivo. Una menzione particolare va ai docenti di sostegno per tutte le difficoltà già elencate più quelle specifiche del loro compito. A tal proposito, ricordiamo quanto già segnalato in relazione alle patologie rare per le quali auspichiamo maggiori risorse e strumentazione favorendo la creazione di reti virtuali atte al dialogo e allo scambio di esperienze.
Per i docenti precari occorre intervenire presto perché al loro impegno corrisponda l’immissione in ruolo mediante un incremento dei posti da stanziare per le cattedre, dopo tanto tempo dedicato alle scuole italiane.
Nel porgere i nostri migliori auguri all’attuale ministro dell’Istruzione, prof. Patrizio Bianchi, in occasione delle festività imminenti, speriamo che qualcuna delle nostre riflessioni trovi sostegno e interesse nell’azione di governo.
prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU