Brano da un libro di storia del 2072
“Nel 2022, quando la pandemia stava per finire, quando non c’era più nessuna reale emergenza, e negli altri paesi europei era ripresa la vita di sempre, inspiegabilmente in Italia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si resero responsabili di gravi discriminazioni ai danni della popolazione. La conseguenza fu che solo in Italia in quel periodo si vedevano strade e piazze deserte, saracinesche abbassate, locali vuoti o addirittura chiusi definitivamente.
“Per tutti coloro che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale, sarà prevista una sanzione di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle Entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali. Per le persone che accederanno senza Green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione si applica al soggetto tenuto a controllare il possesso del Green pass se omette il controllo” (Adnkronos 30 gennaio 2022). Notizie come questa, in evidenza sulle prime pagine dei giornali, venivano accolte con soddisfazione dalla maggior parte della popolazione, compresi politici e giornalisti e conduttori televisivi.
Avvennero fatti gravissimi. Padri di famiglia, poiché non vaccinati, furono sospesi dal lavoro e privati dello stipendio. Molti ospedali rifiutavano il ricovero a persone non vaccinate. Agli ultracinquantenni non vaccinati era vietato entrare nei negozi e negli uffici pubblici. Ma anche fatti risibili avvennero: si vedevano persone in bicicletta, in luoghi non affollati, con tanto di mascherina sul volto, persone sole in macchina con la mascherina. La gente, del tutto priva della capacità di giudizio, obbediva alle disposizioni più assurde e ridicole…”.
Renato Pierri